Un titolo travagliato, questo. Ebbene si, perché Hitman: Absolution è uno di quei giochi non accessibili a tutti per via della sua elevata difficoltà e dalle meccaniche strettamente legate al passato. Questo non è necessariamente un male, ma influisce sul voto complessivo che sono costretto a dargli. Ma procediamo con ordine.
Dopo quattro titoli ben riusciti ma non perfetti, questo Absolution aveva tutte le carte in regola per raggiungere finalmente la cura che si merita questo brand. La trama ci vede protagonisti con 47 costretto ad assassinare Diana, sua collaboratrice di centinaia di contratti dell'Agenzia. Dopo aver appreso che Victoria, una giovane ragazza su cui son stati fatti esperimenti come a lui in passato, rischia di diventare ciò che è adesso, l'assassino decide di mettersi contro tutto e tutti per salvarla e darle una vita normale.
Queste premesse ci metteranno davanti a un 47 diverso da come ci è capitato di conoscerlo nei capitoli precedenti. Senza più supporto dell'Agenzia, il giocatore passerà gran parte del gioco dovendosi arrangiare con gli elementi a sua disposizione nelle varie missioni, con un alto tasso di rischio. Le dinamiche, fortunatamente, rimarranno fedeli a ciò che si è già visto. Hitman non predilige affatto un profilo aggressivo, ma l'attenta pianificazione per il percorso più breve e meno pericoloso, neutralizzare nemici e assumere le loro spoglie per passare inosservato, causare incidenti o distrazioni per allontanare guardie da eventuali obiettivi. La lista di combinazioni è molto ampia e tutte le volte che riaffronterete una missione scoprirete nuovi approcci e nuove soluzioni. Il tutto è condito da un'intelligenza artificiale credibile e che non lascia scampo, anche a livello normale. Se siete alla ricerca di una vera sfida vi consiglio di provare direttamente a difficile per capire bene di cosa voglio parlare. Tempi di reazione quasi istantanei, mimetizzazione limitata, ottime manovre di accerchiamento. I nostri avversari danno davvero filo da torcere e il non poter salvare a parte in rari checkpoint attuabili aumenterà esponenzialmente la frustrazione. Per questo motivo non mi sento di consigliare i poco avvezzi al genere di provare il titolo o finirete per scagliarlo fuori dalla finestra dopo pochi minuti.
In ogni caso, se le premesse non vi spaventano, avete trovato il titolo che fa per voi, perché Hitman: Absolution è uno stealth crudo e appagante, dove il completamento di obiettivi vi darà istinto da utilizzare per scoprire luoghi in cui occultare corpi, i percorsi dei nemici o per non farsi scoprire nel caso qualcuno si renda conto della vostra presenza. Ultima chicca sarà la possibilità, con un costo parecchio alto e che quindi non ve ne farà abusare praticamente mai, è una modalità di tiro rapido per eliminare silenziosamente un gruppo di nemici in un batter d'occhio. Anche se sconsiglio pure questo approccio, visto che i colpi silenziati attireranno ulteriori guardie sul luogo del delitto senza darvi tempo di occultare le prove.
Cominciamo ad elencare i difetti di questa produzione, non molti ma comunque di un certo spessore. Innanzitutto il comportamento dell'IA tende spesso a cadere in errori banalissimi e che tolgono quel realismo che gli sviluppatori hanno cercato di mantenere tanto vivo. Il respawn dei nemici già eliminati quando si ricarica un checkpoint è effettivamente una stranissima scelta di design che porta in diverse sezioni a dover ripetere manovre elusive senza mai sbagliare. E considerato l'ottima longevità del titolo (a difficile ci vorranno 16 ore per completarlo) queste forzature vi porteranno sull'orlo dell'esasperazione.
Sul piano tecnico Hitman è curato all'inverosimile e ogni dettaglio è reso alla perfezione. Le ambientazioni sono varie e ricercate, l'illuminazione eccelsa, le texture dei personaggi perfettamente credibili. Qualche singhiozzo purtroppo lo si nota sugli sfondi e su qualche incastro poligonale, ma nulla di davvero fastidioso. Peccato per quanto riguarda il sonoro, con musiche azzeccatissime e un doppiaggio italiano di tutto rispetto, rovinato da un fuori sincrono che con l'avanzare della storia diventa sempre peggio.
Absolution non si ferma alla solida campagna in singolo giocatore: il multiplayer si compone infatti di contratti creati direttamente dall'utenza per i giocatori, utilizzando mappe e situazioni già affrontate ma con dinamiche uniche. Grazie a questo aumenterete il vostro punteggio, presente anche nella campagna, per vantarvi con gli amici delle vostra abilità di assassino. Una modalità davvero molto interessante e che aumenta esponenzialmente le ore da dedicare a questo titolo.
Hitman: Absolution è un gioco completo, appagante e consigliatissimo per tutti gli amanti del genere stealth. Con una trama interessante condita da personaggi grandiosi e nemici vari, dinamiche pure e senza concessioni, un comparto tecnico curatissimo e una componente online discretamente divertente, non rimarrete affatto delusi. Peccato solo che alcuni difetti non da poco lo allontanano dall'essere un capolavoro, ma sicuramente un titolo degno della vostra attenzione.
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