giovedì 17 ottobre 2013
Faster Than Light
Non si può negare che, spesso, i titoli apparentemente più semplici regalino in realtà una varietà e profondità che nemmeno concorrenti tripla A sono in grado di mostrare. Questo è il caso di Faster Than Light, indie realizzato da SubSet Games. Pronti per il primo roguelike di questo blog?
La trama non è altro che un pretesto per metterci al comando della nostra nave "confederata": in possesso di documenti importantissimi, il nostro scopo sarà attraversare la galassia inseguiti da un'immensa flotta di navi ribelli. E naturalmente il cammino sarà costellato da sotto missioni, battaglie, nuove scoperte e conoscenze, commerci, alleanze. Il sistema si crea in modo totalmente casuale all'inizio di ogni nuova partita, quindi non ripeteremo mai la stessa esperienza di gioco. Ci saranno sessioni in cui avremo più fortuna e altre meno, starà tutto al sistema. La sfida giungerà al culmine alla fine del viaggio, con un potente boss a sbarrarci la strada e ultimo ostacolo per la vittoria delle forze del bene.
Siamo a comando di una nave dotata di tutte le caratteristiche salienti e che ognuna di loro svolge un'importantissima funzione da non lasciare MAI inosservate: il sistema di guida per i motori FTL, gli scudi, il sistema di armamento, i motori per l'evasione. Ho solo citato i più importanti perchè son presenti moltissime altre sezioni come quella dell'ossigeno, l'infermeria, le porte stagne e ancora altro. Ognuna di queste parti vengono mantenute attive da diverse barre di energia che non ci permetteranno di utilizzare ogni elemento al massimo della potenza, almeno nelle prime fasi.
La forte struttura gestionale ci farà imparare a nostre spese come tutte le sezioni siano ugualmente importanti e gestirle al meglio nello stesso momento sia fondamentale per la sopravvivenza dell'equipaggio. Perchè una volta morti non torneranno in vita, e questo vale anche per l'integrita della nave, riparabile solamente nelle stazioni commerciali. Se i nostri sistemi di armamento saranno colpiti, non potremo più attaccare; in caso di rottura della stanza di ossigeno, cominceremo ad avere una lenta agonia per gli astronauti; senza il sistema di sorveglianza, saremo isolati dentro la nostra stessa nave.
Gli scrap non son altro che la "materia prima" con cui acquisteremo munizioni, carburante e migliorie per la nostra navicella; si guadagneranno tramite la sconfitta dei vascelli nemici o anche completando quest e a volte semplicemente giungendo in un settore ricco di materiali. La quantità è comunque limitata e non sperate di poter fare upgrade a tutto quanto, la scelta oculata sulle proprie spese ci punirà per ogni spreco.
I combattimenti sono difficili e non danno tregua: una volta avvistato un nemico, il gioco entrerà in pausa. Si può fermare in qualsiasi momento il gioco per impartire ordini alle unità e comandare ai sistemi di puntamento dove colpire. Sistemi di ricarica lunghi, rischio di incendi e di calo dell'ossigeno, oltre che delle ferite fisiche dell'equipaggio; tutto questo sarà completamente sotto il potere del giocatore.
Naturalmente è chiaro come FTL sia fortemente difficile e non un titolo per casual gamers. Di certo le prime partite saranno solo un crudele allenamento per imparare a sopravvivere in condizioni estreme e per la maggior parte del tempo mai favorevoli. Ma se supererete l'iniziale frustramento, vi renderete conto di come questo titolo sappia regalare soddisfazioni ed emozioni incredibili. La grafica 2D pixel non infastidirà mai l'occhio, mentre le musiche azzeccatissime vi sapranno accompagnare con una salsa spaziale anni 80 di puro godimento.
Faster Than Light fa riscoprire il piacere dei giochi da sala di una volta, ma al contempo donando una profondità vastissima e una varietà senza limiti che regalano nuovi approcci per ogni nuova partita. Non bisogna scoraggiarsi della difficoltà senza pietà che inizialmente potrebbe saltare all'occhio: se cercate un tocco di classe e siete amanti dello sci-fi, questo prodotto fa per voi, assolutamente.
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