giovedì 15 dicembre 2011

Rubrica: i videogames in Italia


Sappiamo con rammarico la situazione in cui imperversa il nostro Paese. Siamo anche consapevoli del pensiero comune che lega l'italiano medio al mondo dei videogiochi, che qui è visto come un semplice passatempo, un gioco per bambini, una "fabbrica" di ragazzini aggressivi. Il recentissimo servizio del tg2 ha scatenato non poche polemiche da parte di tutti gli appassionati del settore, invitandomi a questa breve riflessione.



Questo non è il primo e nemmeno l'ultimo che probabilmente vedremo sulle nostre televisioni, ma chiunque conosca anche in modo superficiale l'industria videoludica, si accorgerà di come non siano le parole ad essere sbagliate, ma proprio il concetto stesso che sta alla base di questa attività. Il video fa una profonda disinformazione nella mente della generazione passata, quella che appartiene ai nostri genitori e anche di più, convincendo ancora che i videogiochi sono dei passatempi stupidi.
Non possiamo farci nulla: la nostra stessa cultura e modo di pensare è legata alla tradizione classica, a un tempo che non esiste più ma a cui gli italiani non vogliono assolutamente allontanarsi. Se sei appassionato di calcio, sei normale; se giochi ai videogames, vieni etichettato come "strano". Eppure a Los Angeles da oltre quindici anni si tiene la conferenza mondiale di questa industria; eppure esistono case produttrici formate da centinaia di persone altamente qualificate che mettono la loro esperienza, la loro passione per realizzare un prodotto. Come possono gli italiani pensare che un videogioco sia un semplice balocco, con tutta la mole di lavoro che ci sta dietro? Questa disinformazione non fa altro che evidenziare la nostra recessione come Stato e come popolo.
Fortunatamente, da qualche anno anche l'Italia si sta aprendo ai nuovi orizzonti creativi, seppur timidamente. Prima il Lucca Comics & Games, e questo Novembre la prima edizione del Games Week. Per la prima volta, noi appassionati abbiamo fatto sentire la nostra voce e parlato di diversi temi, primi da tutti questo trattato nell'articolo. Si vuole combattere assolutamente per far conoscere a tutti come l'industria videoludica sia importante tanto quanto il resto degli sport e degli hobby esistenti nel mondo. Ce la faremo? Solo il tempo e la continua passione la renderanno una certezza.

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