domenica 18 dicembre 2011

Battlefield 3: Back to Karkand


Ed eccoci giunti all'uscita del primo corposo pacchetto aggiuntivo per Battlefield 3, Back to Karkand. Già annunciato con la release del titolo, chiunque ha preordinato l'edizione limitata ha avuto accesso a questo contenuto gratis, per la bellezza di quattro nuove mappe riprese dal predecessore, nuove armi e nuovi veicoli.
Possiamo dire che, con questa uscita, ora il titolo è finalmente completo di tutto. Anche i diversi bug di cui era affetto appaiono molto bene sistemati, con caricamenti più corti, un netcode migliorato e un buon bilanciamento generale (che non ha ancora toccato le mappe base però). Back to Karkand offre quattro nuove location di battaglia estremamente suggestive, ed ora le esamineremo nel dettaglio.
Isola di Wake è probabilmente la più evocativa in quanto è una mappa di Battlefield 1942 completamente rinnovata: le spiagge e la quasi totale assenza di ripari costringerà i giocatori ad affidarsi alla morfologia del territorio per poter sopravvivere. In modalità Corsa si è rivelata estremamente divertent. Golfo di Oman è una mappa che include sia elementi urbani che spazi aperti, sicuramente la più bilanciata del pacchetto e con una grande varietà di ingaggio sul campo. Penisola Sharqi fa dei grandi palazzi la propria forza, trasformando ogni sconto in un appostamento in mezzo a giganteschi cantieri di lavoro. Infine, Scontro a Karkand riprende la famosissima e amata mappa di Battlefield 2; i veterani riconosceranno ogni strada e ogni edificio, completamente ricostruito e con un design anche più accattivante della mappa originale.
Oltre alle corpose mappe, però, abbiamo quella che ritengo la novità più grossa del pacchetto, cioè la nuova modalità Conquista Assalto: una delle due squadre inizia con tutte le bandiere in suo possesso e gli avversari hanno cento ticket in più in modo da conquistare il maggior numero di posizioni possibili. La varietà che si discosta dalla classica Conquista è lampante (ricordando la modalità sovrana di Red Orchestra 2) ed è sicuramente una scelta vincente di DICE.
Oltre alle nuove armi sbloccabili e i veicoli (e velivoli), sono stati introdotti una serie di trofei da raggiungere completando obiettivi singolari, e spesso che incitano a un comportamento scorretto dei giocatori, come ad esempio uccidere un nemico con la fiamma ossidrica del geniere. Nulla di davvero pesante, anche se la consultazione di questi obiettivi, come la personalizzazione dei propri kit di guerra, rimane molto poco intuitivo e non richiamabile durante il gioco.
Insieme a questo aggiornamento, tutto Battlefield 3 ha ricevuto una revisione che finalmente possiamo considerare quasi del tutto concluso. Con ben tredici mappe, un netcode migliorato e anche un leggero aumento nell'interazione con l'ambiente, il colosso DICE ha compiuto il grande passo che è mancato durante l'uscita ufficiale. Posso essere contento di come il team abbia lavorato: ora, finalmente, ci troviamo davanti allo sparatutto online più bello di sempre.
Vi lascio con un video che mostra le potenzialità del Frostbyte 2.0, buona visione:


Nessun commento:

Posta un commento