giovedì 3 aprile 2014

Captain America: The Winter Soldier


La costruzione di un universo cinematografico collegato tra le varie pellicole sta riuscendo bene alla Marvel, poco da discutere. E l'entrata di Disney nella produzione, dopo qualche perplessità, ha invece mostrato un'ottima capacità di gestione del cinecomic di nuova generazione, primi fra tutti quel capolavoro che fu The Avengers nel 2012. Il nuovo Capitan America, dopo un primo capitolo sicuramente ben realizzato ma non certo indimenticabile, torna riuscendo a sopperire quello che è, secondo me, un personaggio sempre difficile da digerire.
La storia vede Steve Rogers implicato in una fitta rete di eventi che porteranno ad un cambiamento incredibilmente drastico per quanto riguarda la struttura dell'universo Marvel. Lo SHIELD stesso subirà una prova difficile, una frattura forse incolmabile, mentre nel protagonista si farà strada sempre più il desiderio di difendere la libertà degli innocenti a modo suo.
Per la gioia dei molti che criticano il filone umoristico che permea queste pellicole, qui avremo solo un paio di battute che non strapperanno altro che un sorriso. Questo perchè il tema è delicato e l'evoluzione dei personaggi subisce un'impennata che costringe per forza una serietà che finora questi cinecomic non avevano voluto mostrare. Una regia classica, accattivante e scene di azioni magistrali, mai confuse ma soprattutto studiate con una coreografia che esalta tutti gli appassionati dei fumetti originali.
Il villain, che si prende tra l'altro l'intero titolo, nonostante potesse essere caratterizzato meglio lascia la sua dose di incredulità (almeno, finchè la sua vera identità non viene svelata, non avevo pensato di connettere certi elementi e questo mi ha provocato un piacevole colpo di scena). Il conflitto interiore di Cap, per quanto di banale e già visto, risulta avvincente e non è dilatato grazie alla storia che procede con un crescendo di situazioni sempre più pericolose. Dopo lo stampo fantasy di Thor 2, questo Winter Soldier risulta una perfetta controparte più verosimile e che conferma a pieni voti questa Fase 2 Marvel.
Ma veniamo al punto forte, gli effetti speciali. Dopo la perfezione assoluta raggiunta in The Avengers, Disney non ha certo risparmiato. 140 milioni di dollari per un comparto visivo incredibile ma che in alcuni frangenti rivela la sua natura fittizia. Si tratta di poche inquadrature dove la figura di Cap risulta troppo innaturale sia nei movimenti che nella giusta compenetrazione con lo scenario, a causa di colori fin troppo saturati e irreali. Sono però sbavature che solo ad un occhio attento è in grado di percepire, ma da studente del settore non posso che rimanere stupito di queste mancanze. Per il resto tutto è perfettamente ricreato con una fotografia classica, che non cerca mai di sforare, ma che da la giusta atmosfera drammatica al tutto.
Captain America: The Winter Soldier è un terzo film della Fase 2 degno di questo nome. Dopo una partenza non egregia con Iron Man 3, con Dark World e questo Disney sembra aver capito cosa vuole il pubblico da queste pellicole e sta riuscendo perfettamente nel creare intrattenimento epico e divertente. Non aspettatevi MAI grandi morali o messaggi nascosti nella struttura del film, perchè l'intento della Marvel è ben altro.

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