venerdì 31 gennaio 2014

Assassin's Creed II


Dopo diversi mesi, torniamo con il sequel del brand più di punta di Ubisoft. Dopo un primo capitolo tutto sommato buono ma ancora rozzo, posso dire con certezza che il bozzolo si è schiuso e tutta la bellezza di Assassin's Creed è stato svelata con le nuove avventure di Ezio Auditore. Ma non fatevi ingannare: come siano chiari i punti di forza che hanno decretato il suo successo, mi si son presentati davanti tutte quelle caratteristiche che ancora oggi continuano ad essere oggetto di critica e di abbandono da sempre più giocatori.
La storia riprende esattamente dove l'avevamo lasciata. Desmond viene inaspettatamente salvato da Lucy, l'assistente del dottor Warren Vidc, che lo porta fuori dal complesso in un ambiente più fantascentifico e anarchico, con due nuovi alleati che stavolta si presentano come alleati per una battaglia più importante di quanto finora non è stato svelato. Attraverso le gesta di un altro suo antenato, Desmond indosserà i panni di Ezio Auditore, giovane fiorentino immischiato in un complotto che lo porterà in una spirale di vendetta attraverso tutta Italia.
Con un'esplosione incredibile di epicità e regia, Assassin's Creed 2 riesce, nelle prime ore, a superare dove il suo predecessore aveva fallito: intrattenere con una storia ricca di azione e pathos grazie ad un personaggio sicuramente più particolare e sfaccettato di Altair e a tutti gli altri alleati e nemici. Le dinamiche di gioco sono rese più fluide, accessibili e divertenti, il combattimento ricco di mosse e armi e gadget in continua evoluzione, senza contare un elemento ruolistico attorno alla villa di Monteriggioni e dei collezionabili che invogliano davvero a esplorare in lungo e in largo le località a noi molto ben familiari: Firenze, Forlì, Venezia e altre che non sto a svelare. La crescita e l'apprendimento risultano familiari sia a chi non ha mai giocato la serie sia a chi ha esplorato in lungo e in largo le terre dell'Oriente.
Le missioni principali non deludono in quanto a varietà e cura di narrazione, e stavolta anche gli incarichi risultano interessanti e degni di nota. I personaggi che incontreremo saranno a volte grandi figure della storia dell'umanità, le scoperte e le rivelazioni incredibili e affascinanti, i momenti drammatici resi quasi perfettamente grazie ad un comparto tecnico più raffinato e una espressività dei visi davvero molto superiore alla media. Gli amanti del Rinascimento sapranno perdersi nelle vie affollate dei mercanti di Firenze, o provare un brivido entrando nella basilica di San Marco a Venezia. Per quanto riguarda il comparto emozionale, Assassin's Creed 2 colpisce al cuore e regala un'esperienza storia senza precedenti.
Il flusso videoludico, purtroppo, inizia a sfumare dopo alcune ore dall'inizio dell'avventura. La longevità è cresciuta enormemente, parliamo di 20 ore concentrandosi solo sulla storia principale. Ma una volta apprese le tecniche da assassino, una volta imparato a gestire gli assassinii e a conoscere le proprie potenzialità, sopraggiunge un senso di allungamento troppo dilatato. Pur di tenere il giocatore incollato allo schermo, spesso la sceneggiatura incappa in deus ex machina non ben calibrati e quando pensi che finalmente si possa arrivare all'epilogo, una nuova situazione frantuma le speranze. Naturalmente che il gioco sia molto lungo è solo da approvare: ma se il climax narrativo si concentra solo sul prologo e l'pilogo, l'atto centrale che dovrebbe invogliare maggiormente a continuare l'esperienza molte volte non riesce nell'intento. E qui tutta la debolezza del brand viene a galla, perchè nonostante le dinamiche risultino sempre divertenti, l'evoluzione avviene troppo lentamente.
La cura sul piano tecnico, come già detto, è incredibile per quanto riguarda le atmosfere medievali ricreate perfettamente e con un dettaglio globale molto migliore rispetto al passato. Rimangono problemi sulle ombre ed effetti pop up fastidiosi durante molte cutscene. Ottimo il doppiaggio e le musiche, mai fuori sincrono e azzeccate.
Assassin's Creed 2 supera sotto ogni aspetto il suo predecessore. Regia, narrativa, personaggi, comparto visivo, gameplay, ogni elemento è stato rivisto e reso più accessibile e accattivante. Se non fosse per una longevità troppo elevata a causa dei ritmi a tratti soporiferi, il prodotto sarebbe perfetto. Ed è un peccato, perchè i molti difetti che ho riscontrato non son mai stati del tutto rimossi negli episodi successivi. In ogni caso, si tratta di un titolo che non dovrebbe mancare nella vostra collezione!

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