martedì 4 febbraio 2014
Starbound Beta
L'aspetto tecnico, in questa generazione, è diventato il fattore più importante per le grandi case produttrici. Ciò ha causato però molti casi in cui il gameplay risulta fin troppo limitato e dove la libertà sia effettivamente poca. Chucklefish, studio indipendente, si è introdotta nell'universo videoludico con un'idea straordinaria: un sandbox in 2D ambientato per tutto l'universo. Il suo successo ha portato il gioco ad avere quasi totalmente il budget necessario per la realizzazione grazie al crown founding. Ecco le mie impressioni sulla versione beta!
All'inizio del gioco si potrà selezionare un personaggio tra le sei razze disponibili, personalizzarlo e dargli un nome. Gettati immediatamente nelle profondità dello spazio, inzieremo dalla nostra nave galattica per poi scendere nel primo pianeta vicino a noi alla ricerca di materiali che ci permetteranno di creare oggetti, equipaggiamento e carburante. Per il momento manca una main quest e tutto gravita attorno al crafting. Ricordandoci di quel Minecraft che ha venduto milioni di copie, Starbound ne riprende esattamente le stesse dinamiche e le inserisce in un contesto ancora più ampio: ogni pianeta è generato randomicamente dal programma che regge il gioco e ogni nuova avventura sarà diversa dalla precedente. E la "limitazione" del 2D non sembra affatto nuocere.
Non è semplice iniziare per chi conosce poco il genere, ma una volta imparate le meccaniche di base avverrà una rapida ascesa che porterà il giocatore a sconfiggere i boss dei vari universi sparsi tra i pianeti. Questo procedimento richiederà ogni volta il compimento di certi obiettivi che potenzieranno via via il nostro personaggio.
Sul lato tecnico lo stile pixel si sposa perfettamente con la magia che riesce a scaturire un prodotto così apparentemente semplice. Gli sfondi in movimento, lo spazio profondo, le foreste, le creature del sottosuolo, nonostante il codice randomico tutto risulta credibile e coinvolgente. E se contiamo che gli sviluppatori continuano ad aggiungere contenuti, la vita sociale ha davvero i secondi contati.
Manca in effetti un sistema di quest come quello di Skyrim, che in tal caso renderebbe Starbound un gioco quasi definitivo. Se siete curiosi di provarlo rimarrete stupiti da come sia ricco di cose da scoprire nonostante la sua apparente semplicità! Vi lascio con un video gameplay del mio amico MalfaPC, in modo da farvi un'idea del feeling che sa regalare questa piccola bellezza videoludica. Buona visione!
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