martedì 21 gennaio 2014

Capitan Harlock 3D


Stupito dall'incredibile trailer sono riuscito finalmente a godermi in sala il nuovo colosso della Toei Animation, costato la cifra di 30 milioni di dollari americani. Modernizzare uno dei più importanti personaggi degli anni 70 dell'ambiente giapponese non è stato lavoro semplice, ed effettivamente il film pecca in diversi punti anche se si tratta indubbiamente di una pellicola grandiosa.
La storia vede un'umanità prossima all'estinzione e che vorrebbe tornare sulla Terra per condurre una vita meritevole, ma una sanguinosa guerra ha fatto sì che la Gaia Sanction prendesse il controllo rendendo il pianeta un santuario inviolabile. Harlock, sualla sua nave Arcadia, per cento anni ha combattuto il sistema con uno scopo non ben definito. E le cose cambiano quando un giovane, di nome Yama, decide di unirsi alla sua ciurma.
La trama viaggia bene ma subisce in diversi momenti dei buchi temporali che ne fanno perdere fin troppo spesso la fludità, senza contare certi elementi nipponici classici che hanno poco da spartire con il resto della produzione. La figura di Harlock è stata rivista e resa molto più cupa ma non per questo meno interessante, perchè seppur il focus sia concentrato su Yama, anche il capitano dell'Arcadia finisce per diventare un simbolo che incarna la tematica principale del film: il ciclo della vita che vede la fine di una civiltà ma che ne decreta una nuova rinascita. L'importanza della rinascita viene ribadito con concetti forti e non molto accessibili ad un pubblico troppo giovane.
Visivamente Capitan Harlock è fantastico, con dettagli e una ricerca artistica brillante e originale. Il più delle volte sembra di star guardando un introduzione di un videogioco proprio per il taglio delle inquadrature e le situazioni mostrate. Dove però si notano i limiti di questa tecnica fotorealistica è nei movimenti. L'animazione sui corpi non convince sempre, specialmente sui volti che risultano poco espressivi e umani. Dopo esserci abituati alla motion graphic, questa qualità di animazione ci da una sensazione molto evidente di finzione.
Nonostante questo però il film è di grande cura, epicità e incredibile poesia. Solo il suo carattere troppo "nipponico" lo rende a tratti illogico e il finale non è chiarissimo, anzi, sembra possa presumere perfino un sequel. Si tratta comunque di un film da vedere assolutamente al cinema con un 3D di qualità!

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