giovedì 14 giugno 2012

Kindgoms of Amalur: Recknonig


Certi giochi necessitano di lunghe sessioni per poter essere compresi a fondo. Di certo Amalur è uno di questi, con una longevità che non ha nulla da invidiare a quel colosso che è Skyrim. EA ha cercato di vendere un prodotto il più completo possibile ed è riuscita nel suo intento.
In KoA saremo, secondo una storia parecchio classica, un personaggio dalle origini misteriose con poteri molto superiori a quello del resto dei comuni mortali. Il mondo è in guerra con i tuatha, oscuri elfi oscuri con il dono dell'immortalità il cui capo vuole sterminare l'intera razza degli uomini. Dopo aver scelto la nostra razza e le peculiari caratteristiche del nostro viso, saremo guidati attraverso la scoperta di queste terre dove impareremo nuove abilità, conosceremo nuove persone e visiteremo diversi luoghi, affinando ogni nostro poter e diventare sempre più forti. Naturalmente la storia non è che un semplice condimento, proprio perchè la maggior parte del tempo viene spesa nella risoluzione di incarichi secondari. Questi sono centinaia e ben realizzati, nonostante l'evidente monotonia che dopo un pò inizierà a trascinarsi dietro. Grazie a questo Amalur conta una longevità pressochè illimitata con la complicità di una terra davvero immensa ed interamente esplorabile.
Una grande parte del gioco è ovviamente disseminato di combattimenti, che si pongono in uno stile estremamente action e dinamico, dove le nostre capacità ci faranno godere appieno ogni vittoria. Il personaggio può evolversi in tre rami diversi: forza, agilità e magia. A seconda dei punti spesi si può selezionare una carta del destino, in grado di fornirci delle abilità aggiuntive e intercambiabili in qualsiasi momento. Per il resto tutti gli elementi classici del gioco di ruolo sono presenti: craftind di armi e armature, alchimia, creazione di gemme. KoA possiede una giocabilità a 360 gradi che non pecca in alcuna sua caratteristica, accontentando sia i puristi del genere sia i primi che si approcciano a questo particolare tipo di esperienza. Una bella novità è la presenza del Fato, che una volta riempito completamente ci permetterà di sfoggiare delle finishing move potentissime e in grado di far fronte anche al più pericoloso gruppo di avversari, facendoci guadagnare più punti esperienza rispetto al normale.
Amalur è una terra estesa e variegata, con foreste, paludi, caverne, grandi città e pericoli mortali. Gli sviluppatori hanno cercato il più possibile di offrire un mondo vivo al giocatore per farlo sentire dentro un fantasy emozionante. L'intento è raggiunto solo per metà, perchè nonostante l'ottima cura a tutto il mondo di gioco, le nostre azioni non cambieranno mai radicalmente l'aspetto di ciò che ci circonda e i comportamenti delle altre persone, finendo per sentirsi irrimediabilmente in una realtà molto distaccata da noi. Complice può essere anche il basso livello di difficoltà, che anche impostato a difficile non ci troverà mai impreparati. Morire su KoA è quasi impossibile date le grandi capacità che possiamo sfruttare.
Tecnicamente si è scelto per un impatto visivo in stile leggermente cartoon, scelta che in questa tipologia si rivela sempre molto efficiente, e quindi offrendo ottimi panorami e buoni effetti complessivi. Non certo ai livelli di altri giochi di questo anno, però la scalabilità è perfetta e su pc girerà anche con macchine non troppo performanti.
Complessivamente Kingdoms of Amalur saprà accontentare gli amanti del gioco di ruolo con tutte le carte in tavolta, prendendo il meglio da produzioni già esistente e unendole in un mix divertente ma soprattutto molto longevo. Ovviamente pecca in quanto ad una difficoltà davvero troppo bassa e una ripetività di dinamiche che potrebbero stancare dopo alcune ore, ma per chi mangia a colazione stando su Skyrim, KoA saprà regalarvi le stesse emozioni! Vi lascio con il trailer, buona visione:

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