lunedì 16 gennaio 2012
Prototype
La prima recensione del 2012 vedrà una analisi del titolo Prototype, il cui seguito è in arrivo ad Aprile con diverse promesse di miglioramento dell'esperienza di gioco. Non che il predecessore fosse male, anzi, ma alcune dinamiche erano effettivamente poco curate rispetto al resto del divertimento complessivo.
La storia ci metterà nei panni di Alex Mercer, un misterioso personaggio che ha perso la memoria ma con poteri di incredibile potenza. Tramite questi stessi poteri si viene a scoprire un intricata rete di esperimenti che hanno creato un virus che si propagherà nell'isola di Manhattan, con il conseguente stato di allerta della città e il via a una vera e propria guerra urbana tra infetti, Mercer ed esercito. Sicuramente il tema è poco originale, ma le diverse e moltissime sfumature che stanno dietro a molte missioni e "assorbimenti" coloriscono l'intera storia con moltissime informazioni molto ben strutturate, ma troppo caotiche e che non saranno mai del tutto collegate tra di loro. Anche le scene di intermezzo peccano di regia, con un protagonista stereotipato e privo di qualsiasi caratteristica che lo contraddistingue dal resto degli altri personaggi, stranamente con un passato colorito e tutto da scoprire.
Prototype si propone come un free roaming attraverso NYC: saltando e volando tra i palazzi, gireremo in lungo e in largo compiendo obiettivi e sfide, o anche semplicemente distruggere qualsiasi cosa si muova. Infatti a schermo vi è una quantità spropositata di elementi tra macchine, civili, soldati e mezzi aerei. Oltre alle missioni legate alla storia principale potremo guadagnare punti esperienza tramite diverse competizioni a punteggio: interessanti solo all'inizio dell'esperienza, ma che a lungo andare finiranno inevitabilmente ad annoiare il giocatore per la ripetitività e l'impatto nullo sul resto del background di gioco. Infine vi sono alcune situazioni di camuffamento che ci permetteranno di acquisire informazioni altrimenti impossibili da reperire o salire su elicotteri o carri armati. La libertà è quasi assoluta.
Il nostro personaggio ha un sistema di esperienza che, nel proseguire con le missioni, gli sbloccherà nuove abilità sempre più potenti e attivabili con molte combo disponibili. Questo rende i combattimenti spettacolari e molto vari, che inspiegabilmente cade durante le boss fight; infatti, in queste particolari situazioni, ogni potenziamento conquistato con fatica diventa inutile contro mostri che sembrano non sorbire affatto dei danni, provocando diversi momenti di frustrazione. Nemici abbastanza vari e con diversi approcci da attuare per sopravvivere, nonostante la bassa difficoltà media dell'intero titolo.
Tecnicamente, Prototype si basa su una ampissima mappa di Manhattan; durante i combattimenti sarà un insieme di esplosioni e sangue come ne non avevate mai visti. Purtroppo su questo lato il titolo non è stato curato in modo ottimale. Ogni edificio infatti risulta piatto e anche i crateri o i buchi provocati dai nostri colpi appena in due dimensioni; gli effetti particellari poco incisivi e palesemente finti. Nel complesso dell'esperienza non è una mancanza che pesa così tanto, però nelle cutscene o negli scorci più suggestivi della città il nostro occhio non apprezzerà a volte il poco dettaglio presente. Tra squartamenti e sparatorie, almeno, riusciremo ad accettare questo compromesso.
In una decina di ore concentrandosi sulla storia principale consumerete l'intero gioco; con l'esplorazione, lo sblocco di ogni abilità e sottotrame, come il puro sterminio incondizionato, potrete passare diverse decine di ore nei panni di Alex Mercer per sfogare una giornata storta o per scaricare la tensione.
Prototype è un buon gioco, estremamente curato e divertente, ma con lacune non da poco, che sicuramente terrà incollati diversi giocatori amanti della distruzione ma non certo per l'esperienza emotiva che qualsiasi altro titolo saprebbe dare in modo maggiore.
Vi lascio come di consueto con il trailer, buona visione:
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