domenica 28 luglio 2013
Max Payne 3
Sono sempre lieto quando ho l'occasione di scoprire come su PC ancora molti titoli abbiano da offrire e da stupire l'utenza, con produzioni curate al dettaglio e perfette in ogni loro aspetto. Rockstar è famosa per la dedizione che mette nei suoi giochi e Max Payne ne è l'ennesima prova. Si, anche se son passati più di dieci anni.
Quattro anni dopo la scomparsa della sua famiglia, Max non è riuscito a superare questo terribile trauma e si ritrova congedato dalla polizia. Alcolizzato, distrutto, la sua vita è una spirale di autodistruzione e senza più uno scopo. Catapultati in avanti nel tempo, ritroviamo l'ex poliziotto in Brasile, a fare da guardia del corpo alla famiglia Rodrigo, ricca e che controlla diversi traffici nella regione. Nonostante il mondo fortemente diverso, Max non ha smesso di avvelenarsi, ma tutto cambia quando un commando cerca di rapire i suoi datori di lavoro, il che lo porterà in una spirale di violenza inaudita e un percorso che lo aiuterà a ritrovare sè stesso una volta per tutte.
La storia si sviluppa in modo non cronologico ma a episodi, variando le situazioni con una velocità incredibile e piacevolissima. I tetti della metropoli americana, una discoteca, un cimitero, un fiume, uno stadio, sono solo una piccola parte dei luoghi che visiteremo nei panni di Max Payne eliminando ogni nemico sul nostro cammino. E lo faremo attraverso la costante voce fuoricampo del protagonista, pieno di rancore e tristezza, costretto a ripetere gli stessi errori del passato anche così lontano da casa.
Il gameplay è rimasto immutato dai predecessori: sparatutto in terza persona, la vita si rigenera tramite antidolorifici e l'utilizzo del bullet time è limitato ma spettacolare e divertentissimo. Ritornare nei panni di uno dei più cari personaggi della narrativa noir verrà ampiamente soddisfatta. Aspettatevi un livello di sfida mediamente elevato, per questo motivo il sistema di copertura tanto odiato vi salverà la vita ben più di una volta. Rimaste anche le doppie pistole/mitra e la possibilità di portare un'arma a due mani. Limitazione che aggiungerà un grado di sfida in più.
Situazioni spettacolari e sopra le righe: Max Payne 3 non risente affatto dei tanti anni passati, della nuova ambientazione, del nuovo look. La sua anima è presente al massimo e il feeling legato ai suoi predecessori; il tutto condito da un filo narrativo maturo, a tratti agghiacciante e psichedelico.
Visivamente preparatevi a rifarvi gli occhi. Attenzione per ogni dettaglio, dalle mappe a Max stesso, all'impatto dei proiettili su ogni tipo di superficie e l'alta definizione delle texture che rendono l'esperienza quasi un gangster film. Naturalmente un pc di media fascia potrebbe faticare a reggere tutto il peso di questo ben di dio.
10 ore che sapranno mettervi alla prova in tutti i modi possibili. La voce profonda del protagonista, le musiche incalzanti e riflessive, i ricordi offuscati e le sparatorie epiche ed esaltanti. Il titolo non ha alcun difetto evidente, perfino l'intelligenza artificiale vi darà filo da torcere con manovre convincenti e accerchiamenti letali.
Novità non da poco è per la prima volta una modalità multiplayer per tutti coloro che non se la sentiranno di abbandonare immediatamente il gioco una volta conclusa la campagna. Sfide online con avversari umani completano un pacchetto impeccabile che Rockstar ha confezionato senza dimenticare l'utenza PC. Max Payne 3 è tutto questo, un sogno, un allucinazione del protagonista che viene catapultato in una realtà crudele e spietata; ma dopo i primi vacillamenti, Max non cede, continua a lottare fino al raggiungimento del suo obiettivo e al superamento del trauma che lo accompagna da sempre. Se ancora non lo avete provato, fatelo prima possibile: una gemma di tale bellezza è rara da trovare, di questi tempi.
Vi lascio con il mio nuovo vlog sul titolo in questione, buona visione!
Etichette:
Game Review
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento