domenica 19 maggio 2013

Crysis 3


Crysis è molto più che un semplice videogioco. E' uno dei pilastri del salto generazionale che è avvenuto negli ultimi anni e che ha introdotto un nuovo concetto di catturare visivamente il videogiocatore con il realismo più assoluto. Crysis 2 mi ha deluso profondamente, e dopo due anni ho concluso questo primo arco narrativo nei panni di Prophet. Continuate a leggere per scoprire se l'essenza un tempo perduta è tornata o meno.
New York, 2047. Un Prophet in ibernazione viene liberato dal suo vecchio compagno Psycho, ora non più in possesso della sua stessa tecnologia. Con stupore viene a scoprire che gli alieni sono stati sconfitti, ma il mondo è caduto in una depressione senza precedenti e solo la CELL è riuscita a possedere abbastanza potere per soggiogare il genere umano alle sue regole. E in una città irriconoscibile si cela un pericolo ancor maggiore, una visione su cui Prophet ha giocato la sua intera missione e i suoi stessi camerati.
Gettati immediatamente nella mischia, riprendere possesso della nanotuta vi farà felici e riscoprirete l'ottimo feeling regalato dai poteri di questa prodigiosa corazza. Dopo un secondo capitolo con il protagonista muto e senza personalità, qui ritroviamo finalmente voce nei panni di Prophet, personaggio ambiguo e che ha sacrificato parte della sua umanità pur di ricacciare la minaccia aliena fuori dall'orbita terrestre. Il rapporto con Psycho, inoltre, è gestito a dovere, con evoluzioni di ogni personaggio che andremo a incontrare nel loro complesso curato e certamente meglio gestito che non nel capitolo precedente.
Il gameplay rimane sostanzialmente lo stesso che ben conosciamo: grazie alla nanotuta, possiamo passare alla modalità corazza per fermare i proiettili in arrivo o l'occultamento per diventare invisibili e procedere senza lasciarci dietro cadaveri, oltre alle classiche azioni di presa su nemici, lancio di oggetti e altre chicche classiche. Su questo punto non sono state apportate grosse modifiche, se non sulla possibilità di raccogliere le armi aliene in grado di farci provare sulla nostra stessa pelle il loro effetto distruttivo. Dopo le critiche del 2, gli sviluppatori hanno deciso, con una mossa azzardata ma gestibile, di narrare l'avventura in una NY in rovina, tornata nelle mani della natura, quindi strizzando l'occhio al primo storico capitolo della serie dandoci nuovamente aree gigantesche e approcci sempre molto vari e divertenti da attuare.
Le bocche da fuoco sono sempre numerose e interessanti da utilizzare a seconda della tipologia dei nemici con cui avremo a che fare. L'intelligenza artificiale ha fatto diversi passi in avanti: dimenticatevi i CELL stupidi durante l'invasione aliena, questi nuovi soldati saranno in grado di stanarvi anche dai nascondigli più improbabili e a livello difficile non riuscirete a sopravvivere senza una strategia adeguata. Diverso discorso, come sempre, contro i Ceph, molto più virali come approccio e spesso da prendere di petto e con meno calcolazioni.
Tecnicamente il titolo ci regala un CryEngine 3 lanciato alle sue massime possibilità e fin da subito con le ultime librerie 11 attivate. Rimarrete a bocca aperta alla vista di grattacieli in rovina, al movimento di ogni stelo d'erba a perdita d'occhio, all'altissima risoluzione globale delle texture. E tutto questo anche ottimamente ottimizzato in tutta la sua totalità (anche se per maxare davvero tutto dovrete avere un pc di fascia molto alta). Nonostante il peso del salto generazionale sia diventato quasi nullo, Crysis 3 vanta uno degli impatti visivi migliori di questo mercato. E tutto condito da un sistema particellare verosimile, fluido e d'incanto.
La campagna ha però una durata fin troppo breve, sulle circa 8 ore. Considerati i grandissimi buchi narrativi, l'avventura va affrontata senza aspettarsi troppi chiarimenti, nonostante qualche piccolo colpo di scena aiuti a colorare tutta la produzione elevandolo quasi ai fasti del primo Crysis del 2007. La colonna sonora è magistrale e conta musiche epiche, varie e perfettamente curate.
Concludo con un breve excursus sul multiplayer, rimasto invariato dal predecessore con i classici DM e Team DM, divertenti ma che non mantengono molto alto l'interesse nonostante il sistema di classi e la nuova modalità Hunter inedita, intrigante al punto giusto ma non sulle lunghe frequenze.
Crysis 3 tira le somme e lo fa anche piuttosto bene, sia dal punto di vista narrativo, che sulle dinamiche di gioco e l'impianto visivo. Se siete rimasti delusi dal 2, questo ultimo episodio saprà rivalutare la vostra opinione quasi del tutto! Vi lascio con un vlog particolare, dove prendo in esame l'intero brand e concentrandomi su aspetti più personali e meno tecnici. Buona visione!

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