martedì 2 agosto 2011

The Witcher


Uno dei motivi che, nello scorso mese, mi ha fatto aggiornare poco questo blog, è anche per via di questo titolo del 2007, targato CDProjeckt, casa sviluppatrice polacca. Ispirata da un romanzo pressochè sconosciuto, grazie a questo splendido gioco la fama di The Witcher è diventata mondiale.
Prima di analizzare il titolo, voglio ricordare come questi sviluppatori abbiano lavorato con pochissimi fondi e con una tecnologia datata, ma il cui lavoro è encomiabile per la qualità del prodotto che ne è uscita. Ne è saltato fuori un brand molto maturo rispetto alle odierne produzioni e con un tocco dark fantasy che ha riacceso in me un interesse ormai svanito da anni, dopo i vari Dragon Age che non mi avevano più di tanto entusiasmato.
La storia narra di Geralt di Rivia, un witcher sterminatore di mostri, il quale dopo aver perso la memoria si ritrova a dover affrontare una potente organizzazione criminale, Salamandra. Capeggiata dal potente mago Azad Javed, tutti i segreti dei witcher verranno rubati e a lui verrà dato il compito di distruggere questo nemico e recuperare la memoria perduta; il viaggio risulterà lungo e costellato di pericoli, con amici e nemici che ci faremo a seconda delle nostre scelte, come pure i nostri amori e il ripensamento su una vita da comune umano. Con il proseguire della vicenda, ci ritroveremo immischiati in una faccenda ben più estesa e che potrebbe gettare le basi sull'intero futuro del mondo conosciuto.
Una caratteristica di The Witcher è come la narrazione, presentata in modo piuttosto classico, risulti affascinante ed epica, specialmente per il taglio dark che caratterizza l'intera produzione. Essendo un gioco di ruolo, potremo esplorare ogni luogo, conversare con persone, accettare incarichi, intraprendere relazioni. I colpi di scena sono ricchissimi e molto originali, la trama non cade mai nel banale, e anzi, nei cinque capitoli il climax andrà salendo sempre di più in relazione ad ogni nostro gesto. Tutti i personaggi più importanti sono perfettamente caratterizzati e con una ben psicologia, come pure i nemici dotati di un carisma notevole.
Oltre a poter scegliere lo stile di gioco, i combattimenti sono suddivisi in due categorie: Geralt possiede una spada d'acciaio e una d'argento, la cui prima va usata contro avversari umani mentre la seconda contro i mostri. Le nostre abilità di witcher ci permettono di avere tre stili da utilizzare a seconda della tipologia di nemici: uno stile forte per i più resistenti, uno stile veloce per i nemici più piccoli, uno stile di gruppo per le situazioni concitate in cui il danno ad area è fondamentale. Con un semplice sistema punta e clicca compiremo l'attacco e, cliccando al momento giusto, otterremo combo sempre più letali e potenti. A questo aggiungiamo le nostre conoscenze dell'alchimia, essenziali per sopravvivere durante tutta l'avventura. I witcher basano infatti gran parte della loro sopravvivenza alla creazione di pozioni che ne potenzino le qualità fisiche e mentali, come pure unguenti per le armi ognuna con uno specifico potenziamento a seconda del tipo di nemico o delle occasioni. Ovviamente, bisognerà essere parsimoniosi nel non assumere troppe pozioni senza che il nostro corpo ne risenta. Tutto questo insieme di cose rende i combattimenti di The Witcher una miscela perfetta di azione e divertimento, che non stancherà mai e anzi, ci spingerà a sperimentare nuove combinazioni per essere sempre più forti. Per creare sia pozioni che distribuire talenti quando cresceremo di livello sarà necessario mettersi in meditazione per un tot numero di ore, passaggio spesso utile anche per risolvere missioni che si devono svolgere in un arco differente della giornata.
La quest principale ha una caratteristica particolare, che porta il giocatore a dover necessariamente risolvere incarichi secondari per poter proseguire. I contratti dei mostri ci porteranno soldi con cui comprare libri, potenziamenti e quant'altro, e non peserà mai visto che durante le nostre esplorazioni raccoglieremo sempre ingredienti da mostri e piante. Nessun incarico cade nella ripetività e ci permette di approfondire il mondo di Temeria, appassionandoci ancora di più a una storia mozzafiato e a un personaggio carismatico. Vi sono anche sezioni divertenti come il combattimento a mani nude o il poker a dadi, e perfino intrattenere relazioni con praticamente tutte le donne che incontreremo, collezionando una serie di carte disegnate con queste bellezze scoperte. Le varianti possibili sono moltissime e spesso potremmo ritrovarci a pensare seriamente a quale decisione prendere: nel mondo di The Witcher non esiste bene o male, bisogna scegliere ciò che si considera il male minore.
Graficamente, il titolo poggia sull'Aurora Engine, che sicuramente al giorno d'oggi mostra parecchi segni di vecchiaia ma che con dovuti accorgimenti è stato resto molto piacevole e per nulla fastidioso durante l'avventura, ogni luogo è stupendamente realizzato e le texture ben definite. Sicuramente è l'unico punto debole del gioco, ma essendo la storia e il gameplay così ben caratterizzato, solo i più pignoli oserebbero trovare in questa sua caratteristica un punto negativo. La longevità complessiva è notevolissima: per concludere l'intera storia saranno necessario non meno di 40 ore, che aumenteranno con i vari incarichi secondari presenti lungo tutta la storia e che difficilmente salteremo.
The Witcher è un capolavoro. Non si può definire altrimenti, perchè è stato realizzato con mezzi limitati e il risultato è strabiliante: una storia avvincente, personaggi originali e colpi di scena degni dei grandi scrittori fantasy, una maturità che pochi titoli possiedono e da cui le produzioni odierne dovrebbero impararne. Per ogni amante del genere che si rispetti, questo è un acquisto obbligato, perchè verrete letteralmente rapiti dalla personalità di Geralt e dalle sue avventure.
Vi lascio con il superbo intro prima dell'inizio gioco, buona visione:

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