sabato 6 agosto 2011

Brink


Ricorderete certo che tempo fa vi parlai di questo interessante prodotto marchiato Bethesda e Splash Damage. In rete erano circolate molti video e features che avevano catturato la mia attenzione, ma al momento del rilascio molti pareri ne hanno parlato negativamente e ho avuto modo di provarlo in questo finesettimana, grazie a un Free Weekend su Steam.
Come già sappiamo, Brink è uno sparatutto in prima persona la cui componente online regge tutta l'esperienza. Infatti, la modalità singolo giocatore non è altro che la stesssa modalità con il computer, il che rende l'esperienza molto poco piacevole, sia per la scarsa intelligenza che per la varietà degli scontri. Probabilmente perderemo più tempo a creare il nostro personaggio super personalizzato che non nelle sparatorie sul pianeta Ark.
Naturalmente, con compagni umani la storia cambia ben diversamente e non posso negare che sia stato fatto un buon lavoro di bilanciamento tra divertimento e tattica. Con una buona squadra al seguito, sconfiggere gli avversari si rivelerà moto più appagante. Il design di ogni mappa cattura per la sua estrema caratteristica steam punk mista a una tecnologia futura; inoltre, la nostra capacità di aderire a qualunque superficie saltando da una piattaforma all'altra renderà impossibile rimanere fermi in uno stesso punto più di qualche secondo, perchè qualcuno troverà in ogni caso il modo di aggirarvi.
Complessivamente, le prime partite si sono rivelate molto divertenti. Tutto questo, però, cala drasticamente una volta che l'intera campagna sarà stata giocata. Questo porta a una ripetitività che ha già stancato moltissimi giocatori compreso me: rivivere la stessa esperienza in entrambe le fazioni aiuta sicuramente a una buona rigiocabilità, ma le poche modalità presenti non accendono moltissimo l'interesse collettivo a riprendere in mano questo titolo più del dovuto. Non è un caso infatti che Brink, dopo poche settimane dal suo rilascio, sia praticamente sparito dalle notizie più importanti dell'industria videoludica.
Tecnicamente, Brink offre un impatto visivo notevole ed estremamente scalabile, in modo da poter essere giocato da una buona fascia di computer odierni. Le armi sono realizzate con molta cura e regalano un feeling ottimo. La personalizzazione del personaggio ci consente di creare il nostro alter ego completamente unico, essendo le opzioni disponibile veramente centinaia e anche sbloccabili con il proseguire dell'esperienza. A quanto pare però, l'ottimizzazione lascia parecchio a desiderare, infatti vi sono cali di frame assolutamente inaspettati nelle situazioni più casuali, ben poco in quelle più caotiche e con maggiori unità a schermo.
L'offerta su Steam, per chi deciderà di comprare Brink durante questo weekend, vi permetterà di ottenere l'ultimo DLC appena uscito gratis, che aggiungerà alcune nuove armi e opzioni di personalizzazione. Un pacchetto povero che, visto lo scarso successo, avrebbe potuto essere sicuramente più interessante con nuove mappe.
Brink è un titolo che mi ha lasciato parecchio amaro in bocca: l'idea di fondo, la personalizzazione del personaggio, le classi ben distinte, le interessanti modalità di gioco, il design accattivante, sono tutti punti che fanno vedere come gli sviluppatori si siano davvero impegnati per offrire all'utenza media qualcosa di diverso dalle altre produzioni. Nonostante questo però il gioco, dopo aver provato tutte le mappe collegate tra loro da una trama comune, difficilmente spingeranno i giocatori a rifare sempre le stesse azioni, dopo aver vissuto l'esperienza da entrambe le fazioni. Possiamo sempre sperare in un futuro corposo DLC che aggiunga nuove mappe e nuovi sviluppi della storia, l'unico modo per poter tenere vivo l'interesse di una community che sembra, a distanza di nemmeno tre mesi, già quasi completamente abbandonata.
Vi lascio come di consueto con il trailer, buona visione:

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