domenica 21 agosto 2011

The Witcher 2


Nemmeno un attimo di pausa che, finito il primo splendido capitolo, mi son gettato nel sequel uscito pochi mesi fa dopo molto tempo atteso dai fan. Il prodotto che mi son trovato tra le mani è davvero ottimo, ma con qualche punta di rammarico su alcune scelte operate da CDProjekt.
La vicenda riprende esattamente dove si era interrotto il primo episodio, con il fallito attentato a re Foltest. Geralt diventa presto la sua guardia del corpo personale e accompagna il re in una campagna di guerra, dove inizieranno a crearsi le fitte reti di alleati e nemici. Ucciso sotto i nostri occhi da un altro misterioso witcher, verremo incolpati della morte di Foltest e imprigionati. Solo grazie all'aiuto del capo delle Forze Speciali Vernon Roche riusciremo a fuggire e cercare il responsabile per ripulire il nostro nome. La storia inizia con il botto e assolutamente d'impatto, mettendo in scena una storia elaborata e molto complessa, divisa in tre atti (un pò pochi purtroppo).
La nostra avventura ci porterà in luoghi molto diversi tra di loro, partendo da un campo di battaglia a una foresta selvaggia, sino a montagne dove i nani hanno costruito le loro città. Il sistema ruolistico è stato rivisto e migliorato, con un'interfaccia intuitiva e maggior personalizzazione sulle nostre armi e armature, potenziabili attraverso diversi bonus. La meditazione può essere effettuata ora in qualunque momento (tranne che in combattimento), e si rivela fondamentale perchè permette di distribuire i talenti del giocatore, con tre diversi rami di specializzazione (guerriero, magia, alchimia), creare pozioni e assumerle, meditare fino a una determinata condizione della giornata. Essendo che le pozioni non possono più essere assunte durante gli scontri, sarà necessario berle in anticipo. Peccato che, vista la scarsa durata di queste ultime, che si conta in alcuni minuti, e di script improvvisi, ci troveremo spesso senza potenziamenti in atto e quindi in netto svantaggio.
Questo perchè il sistema di combattimento è stato completamente rivisto e reso estremamente più action, togliendo le combinazioni di attacchi del passato, che si limitano a un attacco veloce e uno forte a seconda del comando del giocatore. Con un altro tasto è possibile parare gli attacchi nemici e mettere in rallentamento l'azione per selezionare un potere o bombe dal menù apposito. Sicuramente un buon sistema, ma che rende i combattimenti frustranti e inizialmente fin troppo difficili, con un alto tasso di sconfitta, anche dovuto al fatto che parecchie volte i comandi non rispondono e l'azione non viene compiuta. Questa grossa pecca si fa sentire quando si ha un gruppo di nemici davanti a noi, dove diventa imbarazzante la capacità combattiva di Geralt.
Sul piano della trama, The Witcher 2 cattura nuovamente il giocatore in una storia ricca di colpi di scena e intricati eventi, che però hanno perso molto quell'aria dark e fantascientifica allo stesso tempo che caratterizzava il predecessore. Questo episodio è estremamente più fantasy e non mancano nemmeno voluti riferimenti a famosi libri di questo genere; la trama è costituita fondamentalmente da due grosse varianti, durante una scelta operata nel primo atto. In base a questa scelta ci saranno differenze enormi che porteranno a uno scenario finale parecchio variegato. Eppure, l'ultimo atto è fin troppo breve, regalandoci solo qualche ora dove sembra tutto troppo affrettato, seppur curato con la stessa attenzione. Inoltre, rigiocando il gioco in entrambe le varianti, una di esse risulterà completamente sconnessa, con dialoghi che non avranno senso in merito alla situazione che si parerà davanti a noi. Questa è una nota parecchio dolente dell'intero titolo.
L'Aurora Engine è stato abbandonato in favore del Red Engine, un motore grafico che mostra un impatto visivo straordinario e che pochi titoli possono vantare di avere, con dettagli e illuminazione splendidi come tutto il resto dei dettagli presenti a schermo. Per poter godere di tutto questo sarà necessaria una macchina estremamente performante, ma la pesantezza si fa sentire nel caricamento del menù di gioco che arriva a volte anche ad aspettare interi minuti e in sporadici crash. La longevità si attesta sulle 30 ore, che rigiocando entrambe le varianti non aumenterà che di altre dieci ore l'intera esperienza.
The Witcher 2 è difficile da commentare pienamente. Vederlo come prodotto a sè stante è sicuramente un prodotto validissimo e di qualità rara rispetto alle molte odierne produzioni, ma dovendo portare l'eredità di un predecessore mi sento in dovere di criticarlo molto: un approccio più fantasy e cinematografico, una trama ricca ma troppo corta e con un finale affrettato, un sistema di combattimento poco reattivo e frustrante, una grafica d'avanguardia ma in certi frangenti troppo pesante, sono parecchi difetti che mi sento in dovere di citare. Questo perchè The Witcher fu un prodotto che si discostava completamente dai canoni normali di questa industria, e non a caso ha regalato un esperienza, a mio parere, magnifica e unica nel suo genere. Questo continuo ha portato la saga verso gli standard che conosciamo, perdendo molto di quella magia che lo aveva permeato in passato. Naturalmente è un consiglio obbligato per chi ha viaggiato attraverso i Regni Settentrionali, ma che i più "stregati" dall'aura gotico-decadente del primo episodio non si aspettino la stessa sensazione e lo stesso coinvolgimento. Vi lascio con il trailer, buona visione:

Nessun commento:

Posta un commento