domenica 20 febbraio 2011

Metro 2033



Era molto tempo che volevo recensire questo splendido gioco, ma avendo avuto l'occasione di rigiocarmelo per la terza volta, ho deciso di finirlo in modo da poter avere tutta l'esperienza nella mia testa. Quello che mi accingo a presentare è un'altro capolavoro del 2010: Metro 2033.
Tratto dall'omonimo romanzo di Dmitry Glukhovsky, ci ritroviamo in una dimensione apocalittica, nella fitta rete della metropolitana di Mosca. Una guerra nucleare ha spazzato via la cività umana, e i sopravvissuti si sono rifugiati nelle gallerie dove lottano per la sopravvivenza della specie giorno dopo giorno. Vi sono però mutanti e anomalie pericolose, misteriose, e l'arrivo di una nuova razza, i Tetri, i quali minacciano la fragile esistenza di questa comunità. Sarà compito di Artyom, un giovane di una piccola stazione, viaggiare attraverso mille pericoli per salvare non solo i suoi cari e i suoi amici, ma l'intera metropolitana.
Dopo una breve introduzione siamo immediatamente catapultati in questa realtà, e i nostri nervi vengono subito messi alla prova da un attacco mutante, in modo da farci prendere dimestichezza con le armi. In questo mondo i proiettili, oltre che salvarti la vita, sono la merce di scambio per qualsiasi cosa, e sta a noi decidere se  spendere munizioni per un medikit o tenersele in modo da avere una possibilità in più di sopravvivere nelle gallerie. Infatti la sensazione che prevarrà durante tutta l'esperienza di gioco sarà di sentirsi braccati, e il minimo rumore ci farà temere un attacco imminente.
Il gameplay si pone come classico sparatutto in prima persona, con piccoli elementi aggiuntivi gdr: nelle varie stazioni potremo interagire con gli abitanti, scoprendo singolari storie di altri personaggi, o intraprendere azioni commerciali. Quando saliremo in superficie la maschera antigas sarà essenziale per sopravvivere, e il prezioso orologio ci indicherà quanto manca alla fine dei filtri d'aria. La sopravvivenza sta tutto nell'abilità del giocatore di approcciarsi a seconda dell'ambiente che lo circonda. Più di una volta, infatti, potremo avanzare furtivi senza uccidere nessuno o sparando a qualunque cosa si muova. Gli scontri in cui ci troveremo sono molto vari e non cadono mai nel banale, tenendo alto questo titolo che contiene solo una modalità campagna mediamente lunga, non oltre le 8 ore, ma ricca di colpi di scena.
Metro 2033 è stato realizzato con cura certosina per quanto riguarda la grafica: ogni particolare ha un livello di dettaglio altissimo, che grazie alle potenzialità delle Directx11 permettono una diffusione della luce incredibile regalando scorci che sfiorano la realtà. Ogni effetto è reso in modo impeccabile, facendo sentire il giocatore in un mondo vivo e pulsante, e poter quasi toccare con mano la pelle orribile dei mutanti o i muri incrostati dal tempo. Ovviamente, per una resa così perfetta l'hardware richiesto è particolarmente alto, e purtroppo i modelli dei personaggi non spiccano per originalità e varietà, ma è un tenue neo in una produzione di assoluto prestigio.
La rigiocabilità è quasi nulla, se non per la curiosità di sbloccare il finale alternativo a quello classico, in base a determinate scelte effettuate durante tutta la storia.  Ed è stata certamente una scelta coraggiosa questa degli sviluppatori, in un mercato videoludico dove gli fps fanno il vero successo grazie alla componente online. Personalmente lo trovo un gioco di altissimo livello, adrenalinico e horror al punto giusto senza sfociare nei classici stereotipi del genere, in un'ambiente post apocalittico alquanto originale e che preclude un continuo, di cui i fan saranno entusiasti!
Vi lascio con il trailer, buona visione!

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