lunedì 25 novembre 2013
Hearthstone Beta
Chi non ha avuto la passione per le carte da gioco tra i 12 e i 15 anni? Per i più volenterosi era Magic: The Gatering a dilapidare i nostri risparmi e le paghette dei genitori. Nemmeno le controparti "digital" mi hanno attirato durante la corrente generazione videoludica. Ma quando Blizzard ha annunciato Hearthstone, il mio interesse non ha tardato a farsi vivo. E grazie ad un gentile utente di Spaziogames ho potuto provare di persona la beta che, al momento, non è ancora aperta al pubblico.
Di cosa stiamo parlando? Di un gioco di carte estremamente intuitivo e dalla meccaniche basilari, ma che nasconde una profondità e una tattica comunque notevole. Abbiamo tre tipi: servitori, magie e segreti. I servitori possono essere mostri, bestie, demoni e tutte le molte razze che popolano l'universo di Warcraft. Tutto il titolo è infatti un simpatico tributo a quest saga fantasy di successo, e per i nostalgici riconoscerete musiche e perfino suoni provenienti dai primi titoli degli anni 90. Come dicevo, i soldati che lanceremo in campo avranno una capacità di attacco e un totale di vite che decreterà la loro sopravvivenza. Alcuni disporranno di capacità particolari: provocazione con cui attireranno il fuoco nemico; la carica per poter attaccare appena giocati dalla mano; gridi di battaglia; potenziamenti momentanei e diverse altre chicche. Le magie consistono in danni magici, cure, scambio di abilità, la possibilità di pescare più carte e anche di veri e propri "furti" dalla mano avversaria. Infine i segreti son carte che si attivano solo ad una determinata condizione, dando bonus o infliggendo danni sostanziosi.
Ogni mazzo potrà essere giocato scegliendo tra i nove eroi disponibili, tutti con abilità uniche che possono essere utilizzate durante le partite e di carte specifiche per differenziare strategie ad ogni scelta personaggio. Giocando potremo farli salire di livello sbloccando fino a 10 carte specializzate per classe. Considerando poi la possibilità di guadagnare oro completando obiettivi con cui comprare pacchetti ed eventualmente craftare carte grazie alla polvere arcana, ci si accorge che Hearthstone non è così banale come potrebbe sembrare ad una prima occhiata. Già l'IA non lascia scampo dopo il breve tutorial, aspettatevi molte sconfitte prima di trovare il mazzo che fa per voi.
Ma se volete gettarvi a sfidare giocatori reali scoprirete come ogni partita sia divertente e immediata, con strategie nemiche da cui imparare lezioni per poter vincere di conseguenza. C'è infine un'altra modalità più competitiva, l'Arena: avrete la possibilità di creare un mazzo prendendo da una scelta casuale - che comprende anche rare ed epiche, per poi testarlo sul campo in tre partite dove a seconda delle vittorie il guadagno sarà sempre più sostanzioso. Inutile dire che in questo caso ci saranno i giocatori più capaci ad aspettarvi, quindi consiglio di tentare la fortuna solo se sarete molto sicuri di voi, anche considerato che c'è una tassa d'iscrizione di 150 ori (a parte la prima volta gratis).
Nel suo complesso Heartstone è un titolo davvero ben realizzato e senza pretese, per chi cerca nei momenti morti un passatempo senza dover spremere troppo le meningi o coinvolgersi esageratamente. Soprattutto la sua release su tablet e cellulari fa ben sperare in una diffusione larga ma, soprattutto, in diverse migliorie che ancora devono essere effettuate per renderlo un free to play davvero "dipendente" come moltissimi altri prodotti già nel mercato. Detto questo, ci si risente domani con il video gameplay dedicato!
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