venerdì 13 settembre 2013

Cronache del ghiaccio e del fuoco - Libro I


Complice di un successo internazionale, anche il lettore che è in me ha messo le mani sul primo libro delle cronache di G.R.R. Martin per vedere se l'opera originale ha tanto ragione di essere così osannata per la sua bellezza e qualità. Su una cosa non si discute, e cioè che i personaggi e gli intrighi di quesa saga medievale (perchè è difficile considerarla puro fantasy) sono davvero qualcosa di maestoso e fatti per una lunga durata.
I Sette Regni sono goveranti da un unico Re che siede sullo scomodo Trono di Spade. Quando Eddard Stark, lord di Grande Inverno del Nord, riceve notizia dell'arrivo di sua maestà, ci si prepara ad una celebrazione regale e a una richiesta sconvolgente da parte di Robert Baratheon. Dall'altra parte, un tremendo segreto svelato metterà in serio pericolo l'intero casato Stark. Nelle lande desolate oltre la Barriera, i Corvi iniziano ad avvistare pericoli sopiti da millenni. E dall'altra parte del mare, in una terra arida e selvaggia, l'ultima ragazza della sua dinastia inizierà il cammino per riconquistare le terre che gli spettano di diritto.
Per i pochi che ancora potrebbero non conoscere la trama di queste cronache, ho cercato di essere il più vago possibile. Ma già dalle poche righe qui presenti salta all'occhio la mole di eventi e personaggi coinvolti nella storia. Ed è questa la forza del Trono di Spade: le sue decine, centinaia di microtrame che si intersecano tra di loro o meno, prendendo il punto di vista di personaggi che impareremo ad amare o odiare. Anche la geografia lascia spazio a molteplici visioni: Westeros e i suoi regni vengono introdotti nella fitta trama arricchendo un panorama numerosissimo, perchè ogni Casata, città o regno ha una parte da recitare nel disegno collettivo di questo mondo.
Tutto ciò rende la lettura piacevole e appassionante, con intrighi, misteri e tradimenti che non fanno che aumentare la voracità con qui le pagine vengono lette. Ma se da una parte abbiamo una cura maniacale per ogni aspetto di questa terra, dall'altra i tempi sono eccessivamente dilatati. Gli amanti dell'azione potrebbero trovare il libro particolarmente lungo per i propri standard; non aspettatevi grandi battaglie o gesta eroiche, perchè la nudità con cui viene narrata la saga lascia spazio solo al realismo più cinico. Preparatevi ad affezionarvi e a rimanere sconvolti dalla piaga degli eventi, ad incitare che un determinato delitto venga messo alla luce e che i nostri personaggi preferiti riescano a trovare la giusta via per la vittoria. Ma tutto questo per Martin non ha importanza. Aspettatevi un martellamento continuo.
Il primo libro di questo Trono di Spade non fa che introdurre una saga ricchissima di contenuti, ma i cui eventi saranno scanditi secondo dopo secondo rischiando, in alcuni momenti, a portare a noia certa. Per questo, secondo il mio parere, non è una lettura per tutti nonostante il linguaggio scorrevole e molto semplice. Se però siete alla ricerca di un tomo diverso dalla massa, con quella punta perfida che spesso il genere fantasy tende a tralasciare, questo fa per voi. Anche perchè sinceramente, di fantasy le cronache del ghiaccio e del fuoco hanno molto poco. Forse è questo che ha decretato il loro successo?

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