lunedì 22 ottobre 2012

Borderlands


Se parliamo di giochi che hanno fatto la differenza negli ultimi anni, Borderlands è sicuramente tra questi. Con un seguito giocatissimo uscito nei negozi un mese fa, il primo capitolo ha gettato tutte le basi che lo hanno portato al successo con una miscela di elementi esplosivi e un'ironia tutta sua.
La storia su cui si basa Borderlands non è certo delle più originali, considerato un incipit molto ben fatto ma che manca di profondità e vera intenzione di attirare il giocatore (o meglio i giocatori) alla ricerca di questa famosa Cripta sul temibile pianeta Pandora. Quattro avventurieri, ma lo stesso scopo li unisce in quella che è una grande corsa a diventare il predatore più temibile della zona. E tutti saranno aiutati da una figura di una donna misteriosa e le simpatiche gag dei Claptrap, oltre a nemici volgari e sempre in agguato.
Una volta scelto il personaggio saremo introdotti immediatamente alle dinamiche semplici ma profonde di questo titolo, che si compone come fps con forti componenti gdr grazie alla presenza di un sistema di crescita a livelli, abilità ma soprattutto un drop sfrenato di armi sempre più letali e potenti. Non sarà strano smettere di preoccuparsi della storia e sfruttare ogni quest per andare a caccia di mostri e nemici, specialmente se questa attività verrà fatta in compagnia. La modalità cooperativa, infatti, permette fino a quattro giocatori di vivere su Pandora in compagnia con amici, e in questo senso, il titolo diventa di un altro stampo, nettamente migliore sotto quasi ogni aspetto. Infatti la semplicità e la curva di apprendimento sono ottime e non vi staccherete facilmente avanzando nelle terre desolate e ammassando armamentari sempre più pericolosi. Inoltre, la presenza di alcuni negozi dedicati, arene e obbiettivi da completare aumentano notevolmente la longevità di Borderlands, virtualmente infinita se il sistema di drop e di difficoltà saprà darvi la giusta ricompensa.
Tutto questo è condito da un cast di tutto rispetto, alleati e nemici caratterizzati da uno stile che Gearbox ha fatto proprio e ha portato all'estrema ironia. L'ormai consolidato Unreal Engine è stato completamente ridisegnato con contorni esageratamente netti e che rendono l'atmosfera, gli ambienti e i personaggi delle caricature uscite da un fumetto; purtroppo, la varietà delle location tende a diventare presto monotona e anche la varietà dei mostri che dimorano Pandora non brillano di originalità. Ma considerato il divertimento mozzafiato che regala il poter scorrazzare in libertà con i propri amici, tutto questo vi apparirà molto poco importante per l'intera esperienza.
Buono anche l'audio, con musiche anonime e un doppiaggio italiano ottimo. I diversi DLC usciti, infine, aumentano quella che è una longevità di per sè molto lunga, sulle 25 ore, e considerato il buon tasso di rigiocabilità e la possibilità della cooperativa, le ore possono trasformarsi facilmente in centinaia.
Borderlands ha deluso le aspettative? Assolutamente no. Trovare un giusto mix tra due generi così diversi tra loro quali gli fps e i gdr non è stato affatto semplice per i ragazzi di Gearbox, ma il prodotto finale si è rivelato rivoluzionario, divertente, sufficientemente sanguinario e dall'ottimo impatto visivo. E quel pizzico di ironia affiancata a cruda brutalità., ne fanno un acquisto obbligato per tutti gli amanti della caccia! Vi lascio con il trailer, buona visione:

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