mercoledì 4 marzo 2015

Diablo 3


Gli Hack'n'Slash non sono propriamente il mio genere. Basti pensare che Diablo 3 l'ho giocato e finito diversi mesi fa e mi ero completamente dimenticato di recensirlo! Questo denota chiaramente il disinteresse per questo titolo, ma voglio recuperare e provare ad analizzarlo nella sua versione base senza cadere troppo in gusti soggettivi.


Il mondo di Diablo viene sconvolto dall'arrivo di un meteorite a New Tristram il quale risveglia un esercito di non-morti. Leah, giovane apprendista di Deckard Cain, assiste impotente a quella che sembra una nuova ondata di distruzione per la razza umana. Sarà l'eroe scelto dal giocatore a spezzare questa catena e a scoprire cosa si cela dietro questo nuovo pericolo. Due dei Signori dell'Inferno rimasti cercheranno di fermare la nostra avanzata.


Diciamocelo chiaro: Blizzard ci ha sempre abituati a ben altri tipi di narrativa. Basti pensare anche solo al primo Starcraft del 1998, in grado di suscitare un interesse sicuramente più profondo rispetto a questo recente titolo. Il comparto narrativo non riesce ad eccellere per diverse ragioni. Innanzitutto l'avatar che sceglieremo avrà una caratterizzazione pari a zero, ma questo è in linea con il genere dove sei tu a plasmare in modo personale il tuo guerriero. Sono tutti gli altri personaggi poco ispirati, i colpi di scena deboli e prevedibili, perfino i Signori dell'Inferno risultano un pò macchiette. Certo non si tratta del focus di Diablo, ma una storia più intrigante sarebbe stato un incentivo per i neofiti. La longevità naturalmente alza una valutazione poco più che sufficiente proprio grazie ai vari livelli di difficoltà in grado di tenere impegnati per centinaia di ore tutti e la modalità cooperativa di cui parlerò qui sotto.
Trama/Longevità: Voto 7.5.


Gli ingredienti per un buon Hack'n'Slash sono pochi ma di impatto: esplorazione, sistema di combattimento veloce e intuitivo, abbondante loot dei nemici. Diablo 2 è ricordato ancora oggi come tra i milgiori giochi mai realizzati del genere, ma con gli anni Blizzard si è resa conto di dover rendere più accessibile il sistema con alcuni cambiamenti, i quali non son piaciuti alla maggior parte dell'utenza. Il sistema di crescita del personaggio è automatizzato ma potremo scegliere una "build" di gioco tramite talenti e rune applicate, i quali vanno ad aggiungere bonus per ogni tipo di situazione.


Le classi selezionabili spaziano tra barbaro, monaco, cacciatore di demoni, mago e sciamano; la varietà è data proprio dall'ottimo feeling che ogni personaggio è in grado di dare, specialmente se si affronta l'avventura in cooperativa. Con un gruppo omogeneo di classi ben piazzate sarà un divertimento assicurato falciare centinaia di mostri con effetti spettacolari ma anche utilizzando strategia in caso di livelli di difficoltà alti. Più complicato sarà uccidere i propri nemici e migliore sarà il loot che premierà con equipaggiamento più potente. Naturalmente il crafting viene in aiuto permettendo di creare moltissimi set di armature e armi uniche.
Qui non può esserci un fattore soggettivo sul gameplay: o piace o non piace. Cliccare ripetutamente sullo schermo e combinare con pochi tasti tutta l'esperienza di gioco può risultare a molti ripetitivo e noioso, ma non per chi ama il genere. Su questo gli sviluppatori sono certamente andati sul sicuro anche se le semplificazioni hanno infastidito parecchi consumatori (con felicità di altri titoli concorrenti usciti successivamente). Se siete in grado di sorvolare sotto questi aspetti però aspettatevi di consumare il tasto sinistro del mouse!
Gameplay: Voto 8. 


Il comparto visivo è un'altro elemento che non è mai stato tra i più influenti per titoli di questo genere, e Diablo 3 non di discosta da questa regola: ci troviamo davanti a un livello di dettaglio buono ma non eccezionale, animazioni convincenti ed effetti particellari ottimi. Dove però il lavoro è sicuramente pregevole è nella direzione artistica: se riuscirete a chiudere un occhio sulla perdita dell'atmosfera dark dei predecessori, il gioco regala ambientazioni e mappe davvero ispirate (togliendo forse il primo Atto abbastanza scialbo). Consideriamo poi il classico reset dei dungeon che non vi farà mai percorrere due volte la stessa mappa quando inizierete con un nuovo personaggio e avrete un'idea dell'offerta totale. Buono il sonoro con doppiaggio italiano curato e senza sbavature.
Comparto Video/Audio: 8.


Valutare Diablo 3 risulta davvero molto difficile anche in virtù di un fattore soggettivo che mi spingerebbe a bocciarlo totalmente. Obiettivamente risulta un buonissimo Hack'n'Slash ma chiaramente non al livello leggendario dei suoi predecessori: le semplificazioni del gameplay e le atmosfere meno cupe hanno lasciato molti utenti con l'amaro in bocca, considerando quanti anni ci sono voluti per questo terzo capitolo. L'offerta ludica però rimane sicuramente ottima (dopotutto stiamo parlando di Blizzard) seppur in parte insufficiente.

VOTO FINALE: 7.8


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