Come già le riviste specializzate hanno affermato, non è semplice dare una completa valutazione della componente narrativa di questo titolo. Dopotutto parliamo di una longevità scarsa se vista nell'ottica della sola storia (un paio d'ore prendendosela comoda sono sufficienti ad arrivare ai titoli di coda; eppure non è totalmente così visto che missioni secondarie, esplorazione e collezionabili sono in grado di tenere incollati allo schermo anche per più di 10 ore). Sorvolando su questo aspetto, però, sono rimasto molto colpito dalla direzione registica che ha reso tanto famoso il marchio Metal Gear. Ottime battute, un montaggio incalzante con diversi piani sequenza dove la camera da presa mostra con grande abilità quello che accade al protagonista; due scene in particolare hanno avuto un bell'impatto emozionale, complice anche una cura ai dettagli che pochi giochi possono vantare di avere.
Infastidisce solo come tutto ciò sia un antipasto pagato a parte rispetto al resto del menù.
Trama/Longevità: Voto 7.5.
Il gameplay, con questo capitolo, ha ricevuto diversi cambiamenti dati in primo luogo da una natura più free roaming rispetto al passato. Camp Omega è l'unica ambientazione con cui possiamo interagire, ma il modo in cui possiamo arrivare all'obbiettivo sono molteplici. Naturalmente l'anima di Metal Gear è lo stealth: sfruttare le ombre, calcolare i percorsi delle sentinelle e il loro raggio visivo, tramortire nemici e interrogarli per informazioni utili. Nulla vieterà in ogni caso di spianare le armi e distruggere tutto ciò che ci circonda... e in quel caso l'IA dei nemici tende a non essere davvero molto organizzata o comunque in grado di mettere in difficoltà il giocatore. Certe novità mostrate in Phantom Pain qui non sono presenti, quindi c'è poco altro da aggiungere a un sistema collaudato su molti altri titoli dello stesso genere.
Gameplay: Voto 7.5.
Il Fox Engine ha mostrato all'utenza PC di essere un motore davvero alla portata di tutti. Naturalmente il talento del team di Kojima nel porting è da premiare sotto ogni aspetto: anche macchine un pò datate saranno in grado di girare a 60 frame granitici il ben di dio mostrato sullo schermo è davvero notevole. Forse alcune texture non risultano molto definite se comparate ad altre produzioni, ma la cura al dettaglio di cui ho già parlato si percepisce in ogni elemento dello scenario. Le animazioni sono credibili e gli effetti particellari ottimi; aggiungiamo l'effetto pioggia suggestivo e un sistema di illuminazione realistico e il gioco è fatto.
Non posso però dare una valutazione troppo alta proprio sempre per via della sua natura "castrata": se da un lato l'impatto visivo è certamente incredibile e ottimizzato a dovere, dall'altra la mappa di gioco non offre una direzione artistica così originale. Bisognerà attendere Phantom Pain per rendersi conto di come questo motore grafico verrà sfruttato anche sulle console next-gen.
Comparto Video/Audio: Voto 8.
Metal Gear Solid: Ground Zeroes è di sicuro una succosa anteprima del quinto capitolo della saga. Una storia che sembra avere molto da raccontare, una direzione registica di prim'ordine non fanno che confermare le attese dei fan. Questo assaggio è però insufficiente da un lato, non aggiunge nulla di nuovo al genere e non si sbilancia più di tanto nemmeno sul fronte artistico. Per quanto non possiate essere d'accordo con questa scelta chiaramente commerciale, se avete amato gli altri capitoli o, come me, è il vostro primo approccio al brand, l'acquisto è sicuramente consigliato anche in attesa che esca Phantom Pain nel 2015.
VOTO FINALE: 8
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