venerdì 4 luglio 2014

Shadow Warrior


Ammettiamolo: quanti remake davvero validi avete giocato negli ultimi anni? Si contano sulle dita di una mano probabilmente. Flying Wild Hog, dopo il suo primo titolo Hard Reset dai sapori old school e cyberpunk ma non propriamente perfetto come longevità e varietà di contenuti, si è gettata nel rifacimento di un famoso titolo degli anni 90, Shadow Warrior. Il risultato è un prodotto che risulta fresco, ironico e artisticamente maestoso.
Gli sviluppatori non si sono limitati a riprendere pari passo la storia del capitolo originale, ma ne hanno approfondito e modificato diversi eventi che rendono paradossalmente la trama davvero interessante e originale. Lo Wang, un agente al soldo delle industrie Zilla. viene mandato a comprare una spada samurai di immenso valore, la Nobitsura Kage. Il proprietario però è tutto meno che intenzionato a venderlo e ordina ai suoi scagnozzi di eliminarlo; durante questi "battibecchi", ha inizio una vera e propria invasione demoniaca con mostri urlanti che si danno da fare per uccidere ogni essere vivente sul loro cammino. E Lo Wang si ritroverà ad affrontare il pericolo seguito dal più improbabile degli alleati.
Il gameplay è quanto di più classico si possa vedere, con ondate di mostri da uccidere avendo a disposizione bocche da fuoco tra pistole, mitragliatori, balestre e molto altro. Ma a spezzare un'eventuale monotonia è l'utilizzo della katana insieme ai poteri astrali: vi divertirete come pazzi a smembrare ogni vostro nemico con tecniche samurai e abilità demoniache. Se contiamo poi l'utilizzo di cuori dei demoni per fare esplodere allegramente i vostri nemici o la testa di un demone superiore da usare come arma, la varietà e il divertimento è assicurato.
I nemici non godono di una particolare varietà, ma le loro caratteristiche, quando adeguatamente combinate, sono capaci di mettere in seria difficoltà il giocatore anche a difficoltà media nella seconda metà del gioco. L'utilizzo dell'ambiente a proprio vantaggio permetterà la sopravvivenza e regalerà anche diverse soddisfazioni: acquisendo punti karma miglioreremo le nostre abilità in diversi rami, con i cristalli di ki potenzieremo i nostri poteri demoniaci e infine i soldi serviranno a migliorare le nostre letali armi.
Le boss fight presentano strategie semplice ma efficaci, con uno sguardo nostalgico ai vecchi fps di molti anni fa dove "più è grosso, più fa rumore quando cade". Forse un paio in più non avrebbero guastato ma ognuno di questi nemici unici hanno un background da raccontare. I segreti, easter egg e momenti di autoironia non mancheranno e chi ha giocato il titolo originale troverà tantissimi omaggi divertenti ed emozionanti.
Tecnicamente Shadow Warrior regge bene il confronto con l'attuale generazione seppur non possedendo un gran dettaglio sulle texture o gli effetti particellari, ma con animazioni fluide e una ricerca artistica dei livelli incredibile. Templi giapponesi, foreste di bambù, luoghi di culto con centinaia di candeline, un ponte sospeso nel vuoto tra le montagne, l'atmosfera che si respira è incredibile e denota una grandissima cura che il team ha riposto in questa parte del prodotto.
Con una buonissima longevità (attorno alle 10-11 ore), Shadow Warrior è un must have per chi ha nostalgia dei vecchi giochi degli anni 90. Perchè Flying Wild Hog è riuscita a dare la propria personale interpretazione di un titolo storico migliorandone ogni aspetto e rendendolo giocabile per tutti i giocatori odierni. Quindi non lasciatevelo assolutamente sfuggire e correte a comprarlo! Non ve ne pentirete.

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