domenica 9 marzo 2014

Gravity


Inauguriamo oggi un nuovo filone delle recensioni filmiche, sia per ampliare questa sezione ancora in fase di crescita, sia per colmare periodi come questi che risultano scarsi di particolari annunci o recensioni (che tardano ad arrivare causa impegni maggiori). Ho deciso di intraprendere un'analisi dei film tecnicamente più riusciti della storia del cinema, e non c'è miglior modo di cominciare con una pellicola che agli scorsi Oscar si è aggiudicato ben quattro statuette tra cui, ovviamente, sul piano visivo. Fresco di visione, si inizia con Gravity, diretto da Alfonso Cuaròn e rilasciata nelle sale a Ottobre 2013.
La storia vede interpretare un tremendo incidente in mezzo allo spazio, a centinaia di migliaia di piedi dal suolo terrestre. Quando una pioggia di detriti causa la morte di molti astronauti, la dottoressa Ryan Stone e il veterano Matt Kowalsky tentano in ogni modo di salvare le proprie vite alla ricerca di una capsula di salvataggio. Ma, come enuncia la prima frase che appare a schermo a inizio film, la vita nello spazio per l'uomo è impossibile, e ogni elemento si frapporrà tra loro e la sicurezza di un suolo sotto i propri piedi.
L'elemento che certamente salta all'occhio e rende questa narrazione ansiogena e coinvolgente è la regia incredibilmente ricercata, con lunghissimi piani sequenza in cui l'azione si svolge anche per diversi minuti con una camera che cancella l'idea del regista e proietta lo spettatore assieme ai personaggi.
E qui giungiamo alla vero fulcro della pellicola, il comparto visivo. Lo spazio e ogni particolare della vita degli astronauti è reso alla perfezione e, anche se naturalmente sono state prese alcune licenze dalla realtà, la senzazione di incredibile impotenza viene resa in modo grandioso con effetti speciali che sono sapientemente mixati con un 3D davvero coinvolgente. Il risultato è incredibile e i 90 minuti saranno esteticamente indimenticabili vista una fotografia fredda, inospitale ma che riesce lo stesso a strapparci diversi momenti di stupore.
Per questi motivi, Gravity si pone certamente come uno dei film tecnicamente più magnifici degli ultimi anni. Non dovrete assolutamente perderlo! Vi lascio con il trailer, buona visione:


Nessun commento:

Posta un commento