venerdì 22 gennaio 2016

The Witcher 3: Heart of Stone


Il 2015 ha visto una meteora illuminare la nostra "carriera" di videogiocatori. Le avventure dello strigo sono state sublimi, indimenticabili. Questo autunno è stata rilasciata la prima delle due espansioni (anche se gli sviluppatori hanno ammesso che continueranno a creare nuovi contenuti anche dopo, chissà cosa ci riserveranno!). Perchè la chiamo così e non DLC? Seguite a leggere e capirete il perchè.
La nuova avventura può essere affrontata in qualsiasi momento durante la nostra partita a The Witcher 3 o a parte con un personaggio predefinito per questo contenuto. Perchè il livello minimo per giocare Heart of Stone è 30, in virtù della sua difficoltà molto maggiore rispetto al titolo base. Geralt troverà un semplice contratto alla locanda e raggiunto il suo cliente le cose iniziano a farsi interessanti: mandato nelle fogne di Oxenfourt a uccidere un mostro che terrorizza la città, saremo catapultati in una faida tra due potenti personaggi con cui dovremo fare i conti.

Senza entrare nel dettaglio, questa espansione regala una storia principale che, forse anche in virtù della sua durata, riesce a superare in diversi frangenti quella già affrontata nel gioco base. Le figure in campo sono sfaccettate, pericolose ed estremamente ambigue. Non solo il Signore degli Specchi è un cattivo che affascina, ma anche tutta una serie di personaggi primari e secondari arricchiranno la sceneggiatura ancora una volta perfetta, senza sbavature. Preparatevi a lunghe sequenze dark e piene di tensione, a momenti di gioia e spensieratezza e a sezioni malinconiche e tragiche. Per essere puntigliosi il grosso difetto di questo contenuto è quello di durare troppo poco per il nostro palato, per quanto si tratti comunque di contenuti ben più larghi dei classici DLC a cui ormai siamo abituati. Almeno 20 ore saranno necessarie per arrivare al finale e per completare le secondarie aggiunte e i punti di interesse a est di Oxenfourt. Assolutamente niente male se pensate che il pacchetto digitale viene venduto a 10 euro.
Trama/Longevità: voto 9.

Il gameplay non ha visto particolari stravolgimenti visto che parliamo sempre dello stesso gioco, con gli stessi pregi e difetti. Come già detto la difficoltà è calibrata verso l'alto e le boss fight risultano ispirate e particolarmente ostiche da affrontare. In ogni caso non manca qualche novità marginale: oltre ad una sezione in cui impersoneremo un "altro" personaggio, l'atto finale è un altro momento di 
originalità che non sto a svelarvi ma che sicuramente apprezzerete.

Altre particolari aggiunte non ce ne sono, a parte alcune nuove armature e armi ma soprattutto il Mercante di Rune. Questo personaggio, non pienamente sfruttato devo ammettere, sarà in grado di potenziare il vostro equipaggiamento con delle potenti magie che vi doneranno bonus aggiuntivi di un certo peso. Il costo però per ottenere tali migliorie è davvero esagerato, preparatevi a rimanere senza un Oren vista questa strana scelta degli sviluppatori di chiedere al giocatore sempre di più per avere Rune più potenti. Che sia stata una scelta dettata per la prossima espansione? Probabilmente lo scopriremo tra qualche mese.
Gameplay: voto 8.

Sul versante tecnico Heart of Stone si limita a portare il giocatore nella regione nord est di Velen, che da disabitata è stata arricchita con villaggi, strutture e luoghi da scoprire inerenti all'espansione. Forse l'aspetto più deludente ma che personalmente non ho disprezzato, visto che luoghi come la Villa dei Von Everec e le fogne di Oxenfourt sono ispirati e artisticamente accattivanti (e un altro paio di luoghi sono una gioia per gli occhi). Inoltre tutto questo contenuto aggiuntivo è impreziosito da toni più cupi e scuri che vi ricorderanno certamente le atmosfere del primo capitolo. Sempre d'eccezione il doppiaggio dei nuovi personaggi che riescono a delineare perfettamente la loro indole e il loro carattere, accompagnate da diverse nuove tracce incredibilmente maestose.
Comparto Audio/Video: voto 8.


The Witcher 3: Heart of Stone è un contenuto ottimo e che ben si merita l'appellativo di "espansione". Per una cifra decisamente abbordabile avremo una nuova storyline intrigante e cupa al punto giusto, curata nella sceneggiatura e incredibilmente soddisfacente, oltre ad un gameplay impreziosito da un paio di aggiunte interessanti anche se mal sfruttate. Un pacchetto confezionato con cura e che, nella mia esperienza, non mi ha fatto trovare nessun tipo di bug di sorta. Se lo consiglio? La risposta è ovvia: tornare a vestire i panni delo strigo rimane sempre un piacere. E se questo è un antipasto in visione di Blood and Wine, ci aspettano ancora moltissime sorprese.

VOTO GLOBALE: 8.5


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