mercoledì 16 dicembre 2015

Pillars of Eternity

Da ragazzino amavo leggere. Di fianco alla mia scrivania la mia libreria troneggia ancora con le sue decine di tomi, per la maggior parte fantasy con qualche pizzico di fantascienza. Negli ultimi anni però la mia passione per il videogioco e i fumetti mi hanno fatto progressivamente abbandonare questo tipo di attività letterale, preferendo esperienze più visive e immediate. 
Perchè dico questo? Pillars of Eternity è stato il mio primo RPG della vecchia scuola, un progetto completato solo grazie al contributo di oltre 70mila utenti e dalla fervida passione del team Obsidian. E, nella mia esperienza, questo titolo mi ha fatto tornare, per certi versi, a quelle giornate passate sul letto, con il naso nascosto tra mille pagine di avventure indimenticabili.
Siamo in viaggio verso la foresta di Dyr alla ricerca di fortune, una sistemazione e nuove esperienze. La carovana procede lenta attraverso le montagne, quando la guida intima di fermarsi per accamparsi per la notte. E' in questo momento che possiamo finalmente sgranchirci le gambe e fare conoscenza dei nostri compagni di viaggio. Ci offriamo volentieri di recuperare un pò di acqua dal ruscello vicino e, accompagnati dal guerriero Calisca, scopriamo con orrore di non essere soli. Solo quando il pericolo si fa imminente ci ritroviamo costretti, nostro malgrado, ad assumere un ruolo del tutto inaspettato...
Pillars of Eternity può essere riassunto in un semplice concetto: fiumi di parole. Con quello che non è un prologo certo eccezionale, la storia si ramifica seguendo una scrittura di qualità, ricca di dettagli e che porta il giocatore a leggere migliaia di righe di testo. Come un gioco di ruolo da tavola, ogni nostra decisione porterà sia a diverse risposte delle persone con cui avremo a che fare, sia a diverse conseguenze nell'ambiente intorno a noi. La mole di informazioni creata da Obsidian con questo inedito mondo fantasy è da capogiro: esplorando vi accorgerete che ogni libro, ogni elemento dello scenario e comportamento è coerente con l'universo di gioco. Non solo razze e fazioni, ma credenze, religioni e culture sono tutte personali, approfondite e riscontrabili durante l'avventura.

Questo rende il comparto narrativo un enorme esperienza testuale di incredibile bellezza, in grado di tenervi impegnati fino a 30 ore per arrivare ai titoli di coda. Naturalmente la presenza di incarichi secondari rapisce il giocatore in altrettante ore di contenuti, tutti di grande qualità e dove potremo sempre decidere la risoluzione di questa o di quella faccenda. Nel corso del nostro viaggio potremo reclutare fino a 8 compagni, tutti caratterizzati con spiccate personalità e abilità e con quest collegate. Vi assicuro che, in quanto a profondità di personaggi, nonostante il genere sono riuscito ad affezionarmi a loro grazie alle loro sfaccettature che li rengono quasi palpabili e veri. Una maturità della storia che potrebbe non essere digerita da tutti, ma che mi sento di consigliare comunque.
Trama/Longevità: voto 9.

Il nostro personaggio, al di là delle limitate caratteristiche estetiche, può essere scelto all'inizio tra un'ampia selezione di possibilità: dal classico umano ai grossi anamua, dai misteriosi cipher ai poco socievoli elfi; le classi spaziano sono altresì numerose e ricche di possibilità, come i cantori in grado di evocare potenti entità al proprio servizio ai druidi con le loro potenti magie ai cacciatori che utilizzano il proprio legame con il compagno animale per avere vantaggi in battaglia. Obsidian ha scelto intelligentemente di non dare nessun tipo di limitazione dovuto alle classi in modo da rendere sempre dinamico l'approccio di uno scontro. Potrete tranquillamente equipaggiare un mago con armatura pesante e spada, consapevoli che ogni tipo di equipaggiamento porterà vantaggi e svantaggi. 

E' davvero complicato spiegare nel dettaglio tutto quello che offre Pillars in termini di gameplay. Abbiamo principalmente due grossi tronconi principali: esplorazione e combattimento. L'esplorazione ci permette di visitare diversi scenari della Foresta di Dyr insieme al nostro team. Ogni spostamento da uno scenario all'altro richiedono ore che possono portarci ad avere, se non riposiamo adeguatamente, stanchezza con malus di diverso genere. E' posssibile conversare con tutti i personaggi a schermo, alcuni dei quali ci daranno informazioni solo se avremo i giusti requisiti. Perchè sì, anche la scelta degli attributi contribuirà in modo dinamico a cambiare sia come ci risponderanno gli npc, sia alla risoluzione di eventi scriptati presenti in momenti chiave della trama. 

Per quanto riguarda il combattimento entriamo completamente nel mondo del gioco di ruolo, con tutte le sue variabili ispirate chiaramente a D&D. Quando lo scontro inizia il gioco permette una pausa tattica per schierare il vostro gruppo al meglio e l'utilizzo delle numerosissime spell e abilità. Se è il vostro primo approccio a questo tipo di dinamica troverete qualche difficoltà a dare i giusti comandi nel momento adatto. Ma Obsidian non ha sbagliato nemmeno in questo caso, fornendo un dettagliato glossario dove esaminare gli alteramenti di stato, la possibilità di effettuare colpi critici e così via. Nonostante le decine di ore il combat system riesce a divertire e metterà a dura prova la vostra abilità (certi boss risultano una sfida davvero impegnativa da superare). Unico neo è che, dopo molte ore, vi accorgerete che una volta trovato il giusto party continuerete ad usare quasi la stessa strategia con poche varianti, permettendovi comunque di giungere alla vittoria. 

Vi è una terza componente, facoltativa ma davvero gradita e che difficilmente ignorerete: la gestione della fortezza. Ad un certo punto vi ritroverete ad amministrare un castello che necessiterà di riparazioni - con edifici che daranno bonus e contenuti extra per le vostre avventure - e di essere difeso tramite guardie pagate. Lo sviluppo di questo elemento vi porterà bonus sempre maggiori e vi permetterà di spendere i moltissimi ori che guadagnerete nelle fasi più avanzate; questo lato più "strategico" è un'aggiunta molto interessante e vanta perfino un dungeon dedicato. L'Eterno Cammino di Od Nua è un immenso percorso di 15 livelli sempre più difficili dove il giocatore verrà messo alla prova con boss sempre più estremi; Obsidian ha creato specificatamente questa ulteriore sfida facoltativa per tutti i veterani alla ricerca di una sfida ancora maggiore.
Gameplay: voto 8.5.

Preparatevi a essere catapultati indietro nel tempo. Nessuna visuale in terza persona o mappe tridimensionali: è la direzione artistica a fare da padrone in Pillars of Eternity. La visuale isometrica vi seguirà fedelemente in ogni momento del gioco, ma non vi sentirete mai all'esterno delle vicende. Gli splendidi fondali realizzati a mano regalano scorci di una bellezza rara, dove ogni elemento è inserito con un preciso scopo. Gli incantesimi di gioco hanno ognuno un'animazione unica e regalano ulteriore gioia per gli occhi. Dove pecca leggermente è sull'estetica e le basse varianti di personaggi presenti in gioco: al di là di alcuni tratti caratteristici, il loot si somiglia un pò tutto.

Anche se moltissimo testo è da seguire, Pillars non disdegna, per i personaggi principali, un doppiaggio curato, essenziale ma che rende perfettamente ogni momento cardine della storia. Sfruttando l'immaginazione del giocatore, le voci narranti sapranno accompagnarvi con la giusta empatia grazie, infine, ad una colonna sonora superba, composta da tracce una più bella dell'altra. Un accompagnamento tutt'altro che di contorno e perfettamente coerente con tutto il resto della produzione. L'engine utilizzato non è comunque tra i meglio ottimizzati, aspettatevi in diversi momenti concitati un completo calo di fps, per quanto in un genere del genere sia un elemento completamente accessorio. 
Comparto Video/Audio: voto 9. 


Pillars of Eternity è una bellissima avventura fantasy. Non è un semplice videogioco ma sconfina nella letteratura con il fiume di parole che descrivono ogni passaggio, ogni momento, ogni emozione provata. Una storia matura e un mondo coerente, ricco di dettagli e sfaccettato come quello reale, abitato da personaggi credibili e memorabili, sarà in grado di accompagnarvi nelle decine di ore di contenuti meticolosamente creati da Obsidian. Il risultato è un titolo pittoresco e nostalgico, forse troppo legato al passato ma comunque accessibile sia per i neofiti che commovente ritorno per chi, a cavallo degli ultimi anni 90, era stata in grado di perdersi in storie emozionanti, senza dover ricorrere a espedienti cinematografici o virtuosismi estetici. Un gioco davvero memorabile e che consiglio a tutti! Grazie a Obsidian per avermi fatto riscoprire l'amore per la lettura che ha segnato la mia infanzia.

VOTO GLOBALE: 8.9

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