martedì 10 novembre 2015

Mad Max


La stagione invernale è entrata nel suo periodo più concitato: stanno uscendo molti dei titoli più attesi dell'anno e le ore di divertimento non mancheranno. Naturalmente non sono rimasto fermo e, questo mese, recensirò due titoli Warner Bros. Il primo è uscito a Settembre e ha cavalcato l'onda del film rivelazione del 2015: Mad Max Fury Road. La chiara operazione commerciale avrà almeno rilasciato un titolo degno di nota?


Max ha un solo scopo: attraversare le Lande della Morte. Quando però la sua Interceptor viene distrutta dal capo della ragione, Lord Scrotus, le sue speranze vengono riposte in un singolare individuo di nome Chumbucket e della sua invenzione, la Magnum Opus. Attraverso il deserto senza confini, il pazzo guidatore affronterà pericoli e stipulerà patti con alleati temporanei pur di adempiere al suo obiettivo. Perchè l'unico modo per sfuggire al suo passato è continuare ad andare avanti, incurante di ciò che gli accade intorno, finchè il suo passaggio non sarà totalmente coperto dalla polvere alzata dalla sua auto.


Non aspettatevi una trama profonda o ben scritta. Mad Max si limita a raccontare una vicenda molto semplice e lineare, puntando più sulla caratterizzazione dei personaggi che abitano le Wasteland piuttosto che sulla qualità della sceneggiatura. Ovviamente Max è un personaggio essenzialmente piatto, e il suo continuo cinismo verso il mondo e la vita che lo circonda non lo rendono certo memorabile. I comprimari d'altro canto sono sopra le righe e sufficientemente folli da ricordarci il mondo devastato in cui il giocatore ha totale libertà d'azione. La longevità è piuttosto allungata attraverso il gameplay e diverse "costrizioni" che non piaceranno a tutti, ma tutto sommato le attività non mancano e sarà difficile concentrarsi esclusivamente sulla storia principale. Aspettatevi almeno una ventina di ore abbondanti che raddoppieranno se deciderete (con una certa forza d'animo, lo ammetto) di completare la mappa con i moltissimi elementi presenti.
Trama/Longevità: voto 7.


Come già annunciato, Mad Max ha una quantità esorbitante di attività secondarie in grado di tenerci impegnati per decine di ore. Le Wasteland sono un territorio vasto e ricco di possibilità e si vede come gli sviluppatori abbiano speso le maggiori risorse su questo aspetto del gameplay. Ogni mappa è sotto il controllo di avamposti di ogni genere, convogli che pattugliano le strade e campi minati. Non dimentichiamoci inoltre delle corse di auto e dei luoghi di saccheggio. Questo perchè la valuta dell'intero gioco si basa sui rottami, che troverete ovunque in quantità limitate. Per arrivare a determinate migliorie non solo della macchina ma di Max stesso si tratterà di raccogliere migliaia di rottami, ripulendo ogni luogo e completando attivitò secondarie. Il sistema è indubbiamente ripetitivo e i meno pazienti di sicuro lasceranno da parte questo aspetto; se invece siete amanti del completismo non avrete di che lamentarvi, perchè ogni location, anche la più insignificante, è diversa dall'altra. Questo contribuisce molto all'immersione che, come vedremo nel paragrafo tecnico, qui fa da padrone.


La Magnum Opus è il mezzo con cui ci muoveremo nella mappa di gioco, macinando chilometri su chilometri affiancati da Chumbucket. Il mezzo è personalizzabile in moltissime vie, e le combinazioni possibili son infinite visto che si può modificare ogni aspetto, dalla carrozzeria alle gomme alle sospensioni alle armi di attacco e difesa. Oltre a questo si possono creare delle vetture predefinite da usare a seconda della situazione, dove un bolide veloce è preferibile a uno lento e carrozzato da battaglia. Max stesso è personalizzabile con miglorie alle armi, all'equipaggiamento e alle mosse da combattimento. Combattimento che non è altro che il flow system dei titoli Arkham, qui solo reso molto più "pesante" dandoti una vera sensazione di pestaggio che si sposa molto bene con il setting in questione.

L'unica dinamica per così dire "propria" di Mad Max riguarda però le tempeste di sabbia, probabilmente il momento più ispirato di tutta la produzione. Essere raggiunti da uno di questi cataclismi durante una missione o anche solo  un inseguimento diventa pura poesia e sopravvivenza visto che la tempesta ci ucciderà se non troveremo presto un riparo. Un merito va comunque anche agli inseguimenti dei convogli, che grazie alle molte tipologie di veicoli nemici risultano piacevolissime e ricordano quasi quelle di Fury Road. Personalmente l'ho trovata la sezione più divertente da affrontare. Chiudo con la questione acqua, cibo e benzina: tre fattori survival inseriti piuttosto male, perchè dopo le prime missioni non avremo mai difficoltà a recuperare queste tre risorse con cui altrimenti sarebbe impossibile sopravvivere.
Gameplay:voto 8.


Avalanche Studios ha dimostrato con Just Cause un eccellente lavoro di ottimizzazione senza rinunciare all'impatto visivo. Mad Max a colpo d'occhio offre degli scorci incredibili e le Wasteland sono tinteggiate da una palette colori riuscitissima, dalle accecanti giornate afose alle notti nuvolose illuminate da una luna fredda e glaciale. Le animazioni e gli effetti particellari risultano credibili e sempre spettacolari, se teniamo conto che tutto questo viaggia a 60 frame granitici anche su configurazioni di una certà età. anche nei momenti più concitati non avrete nessun tipo di rallentamento e questo è senza ombra di dubbio un risultato eccellente. 


Il doppiaggio è stato lasciato in inglese sottotitolato e presenta un'ottima scelta di voci che ricalcano perfettamente le situazioni al di sopra delle righe dell'intera produzione. Peccato invece per la colonna sonora che è inesistente: ci sono pochi momenti in cui partiranno alcune tracce ma per tutto il resto avrete il rombo della Magnum Opus e quelli ambientali ad accompagnarvi. Di sicuro aumenta in immersività, ma qualche musica qua e là non avrebbe guastato.
Comparto Video/Audio: voto 9. 


Mad Max è, a mio parere, un ottimo free roaming capace di rendere giustizia al brand, discostandosi comunque dalla saga cinematografica per avere più libertà interpretative. Effettivamente la trama è scialba e non particolarmente interessante e l'eccessiva ripetitività potrebbe frenarvi, ma il divertimento è assicurato se siete amanti del genere post apocalittico e volete perdervi in un'ambientazione ispirata e curata in ogni dettaglio. Il lavoro di ottimizzazione inoltre è superbo, questo è un dato di fatto, e alcune dinamiche sono uno spasso da affrontare. Naturalmente il consiglio è procurarselo anche adesso visto il basso prezzo a cui si trova dopo così poco dalla sua release. L'unico rammarico è che i suoi difetti e la quasi totale mancanza di elementi innovativi lo terranno probabilmente a restare unico nel suo genere. Il che è un peccato perchè personalmente scalpiterei per un sequel! 

VOTO GLOBALE: 8.3.


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