lunedì 15 settembre 2014
Far Cry: Blood Dragon
E' incredibile come dalla svogliatezza possano nascere prodotti divertenti e che riescano perfino a lasciare un'impronta nel giocatore. Ubisoft ha infatti agito in vie del tutto inedite con Blood Dragon, lasciando da parte il gioco base e realizzando uno spin off che trasuda passione genuina e uno sguardo agli anni 80 davvero piacevole da affrontare.
Blood Dragon prende dai prodotti classici dell'era Tron, con un grosso nemico da eliminare, un protagonista super cazzuto, la bella dottoressa e battute e mostri con nomi esageratamente lunghi e improbabili. In un mondo dove la guerra fredda ha causato un tracollo, sarà compito del cybersoldato Rex salvare l'umanità dall'estinzione agendo in un'isola che pullula di soldati, fauna selvaggia e blood dragon.
Si può capire facilmente che la trama non è nulla di eccezionale e usata solo come pretesto, ma non per questo priva di ottime idee. I dialoghi sempre al sopra delle righe, le cutscene realizzate in puro vintage anni 80 donano in ogni caso quasi credibilità a questo prodotto che in realtà vuole solo divertire. E abbaglire. Sì, perchè con luci al neon di svariati colori e il cyberpunk a fare da padrone, Blood Dragon risulta nella sua completezza ricercato e perfino più vario che non la versione base. Le dinamiche non sono cambiate e potremo conquistare gli avamposti con la forza bruta o furtivamente, ma le grosse lucertole che danno il nome al gioco sono un'aggiunta davvero interessante e letale. Lanciando cuori cibernetici e disattivando gli scudi nemici potremo guidare i temibili dinosauri in mezzo alle truppe nemiche. Resistenti e super pericolosi, dispongono perfino di un raggio laser in grado di incerire qualunque cosa. Vi divertirete sicuramente nel guardare gli ignari avversari cadere sotto i temibili colpi del Blood Dragon. Per il resto il gameplay è quanto di già visto in Far Cry 3, con un sistema di crescita personaggio purtroppo completamente automatizzato.
Anche i nemici sono divisi in categorie molto riconoscibili e gli incarichi secondari utili solamente a potenziare il proprio arsenale. Se vi concentrete solo sulla campagna non aspettatevi niente di incredibile, in sole 5 ore sarete davanti ai titoli di coda (e con gran rammarico, visto l'ottima idea nata dagli sviluppatori). Mentre la conquista delle basi saprà regalarvi qualche ora e approccio in più, con una varietà maggiore rispetto al gioco base.
Il comparto tecnico mantiene saldi dettagli che già stupivano in Far Cry 3, ma tutto lo stile spudoratamente esagerato anni 80 è fantastico da ammirare e il vostro schermo di riempirà di tutti i colori più improbabili. Anche il sonoro rimane ottimo, con un doppiaggio italiano che regge alla perfezione i dialoghi ironici e sopra le righe, con musiche spiccatamente elettroniche ed epiche nei punti giusti.
Far Cry: Blood Dragon non va a rivoluzionare quello che è un gameplay consolidato nella sua versione base, ma da prova di una voglia di divertire e di autoironia sullo stesso concetto di medium videoludico che credo pochi titoli possono vantare. Tecnicamente maestoso, esagerato e pieno di epicità americana degli anni passati, consiglio a pieni voti uno spin off che, per quanto realizzato in totale svogliatezza, è stato in grado di regalare una risata sapendo divertire per diverse altre ore!
Etichette:
Game Review
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