domenica 31 marzo 2013

Starcraft 2: Heart of The Swarm


Concludiamo questo ricco mese di notizie, annunciazioni e rilasci con quello che sicuramente è il titolo PC di questo primo trimestre 2013. Ovviamente sto parlando di Heart of the Swarm, prima espansione di Starcraft 2. Due anni e mezzo di attesa sono stati ripagati adeguatamente?
La storia riprende alune settimane dopo la conclusione degli eventi di Wings of Liberty. In un laboratorio di proprietà del giovane Valerian Mengsk, Sarah è tenuta sotto stretta osservazione per via del suo passato come Regina delle Lame. Jim Raynor, però, è stanco di questi controlli e vuole portare via la donna che ama una volta per tutte. Sarah è piena di risentimento verso Mengsk ma l'affetto per Jim inizialmente sembra convincerla a rinunciare a qualsiasi vendetta, ma un attacco improvviso del Dominio separa i due innamorati e alla donna non resta che seguire il suo istinto: radunare nuovamente lo Sciame per distruggere il suo odiato nemico.
Come da tradizione Blizzard, le 20 missioni su cui si svilupperà la storia avranno lo stesso sapore originale, vario e divertente del primo capitolo. Inoltre alcune semplificazioni delle dinamiche zerg (solamente nella campagna) e la loro natura ci lascerà con alcune missioni davvero evocative tra cui infestare una nave protoss e distruggere basi terran con rinforzi pressochè infiniti di banelings e zergling. Unito al fatto che Sarah sarà sempre giocabile aggiungendo una forza al proprio esercito non indifferente, tutti questi elementi rendono la campagna di HotS a volte fin troppo semplice, riducendosi spesso a chiederci se stavolta gli sviluppatori non abbiano sottovalutato troppo noi giocatori.
Sul nostro Leviatano potremo parlare con i nostri "discepoli" e potenziare le unità attraverso missioni evolutive uniche per gli amanti del perfezionismo. Sarah non è esente da questo sistema, perchè ad ogni compimento missione o obiettivi salirà di livello guadagnando punti salute, corazzo, danni e sempre più abilità attive o passive. Ad un certo punto, la Regina delle Lame sarà in grado di sbarazzarsi da sola di interi gruppi di nemici. L'importanza agli eroi in questo capitolo è stata ampliata perfettamente, andando a scontrarci con nemici sempre caratterizzati e unici nel loro genere o alleati interessanti da utilizzare per spezzare la "monotonia" che potrebbe derivare dall'utilizzo della sola ex-fantasma.
Fino a qui pare tutto perfetto, ma invece sul piano narrativo è stato fatto qualche passo indietro. Incentrato solamente sulla figura di Sarah, HotS è un episodio cupo, oscuro e pieno di rabbia che in WoL mancava. Il problema che ne scaturisce è nella trama che, oltre ad essere leggermente scontata nonotante l'ottima varietà di situazioni, risulta scialba sui dialoghi e sull'impatto emotivo dei molti momenti salienti della storia. Registicamente parlando, la campagna è molto più basilare ed emotivamente meno ricca della controparte terran. Un vero peccato perchè la scintilla iniziata con i Randagi di Raynor poteva essere meglio proiettata anche nello Sciame.
Ovviamente il multiplayer rimane il cuore saliente della produzione: dall'annuncio del BlizzCon 2012, le unità nuove son state pesantemente modificate e al lancio i giocatori hanno trovato un lavoro molto meticoloso da parte degli sviluppatori. I terran, grazie alle mine Widow ma soprattutto ai Battle Hellion, sono ora in grado di contrastare protoss e zerg con nuove build più variegate e accessibili. Gli zerg sono diventati molto pericolosi con il supporto degli Swarm Host ma soprattutto per l'introduzione dei Viper, in grado di trascinare i nemici più potenti in mezzo alle proprie forze. Infine i Protoss hanno rivisto una serie di cambiamenti drastici che l'hanno resa finalmente completa quasi alla perfezione: il nucleo della nave madre permetterà ai giocatori di difendersi meglio dai drop nemici e gli harassing tanto cari agli zerg, l'oracolo è un'unità di fastidio molto semplice e veloce da utilizzare oltre che di scouting, mentre la tempesta si ritrova a supportare sulla lunga distanza le unità aeree di questa razza, in modo da rendere molto più intenso il supporto di questo tipo. In termini di bilanciamento il lavoro non si ferma mai, ma con questa prima espansione un ottimo salto in avanti è stato fatto ma, finalmente, vi è stato il primo grande distacco dal primo capitolo della serie uscito 15 anni fa.
Il matchmaking classificato è sempre stato un motivo per molti giocatori ad abbandonare il titolo, vista l'alta competizione. Con l'introduzione di un sistema non classificato giocare è diventato soprattutto più rilassante e divertente. Ogni razza ha ora un massimo di 30 livelli raggiungibili con nuovi ritratti da sbloccare e perfino skin per le proprie unità e edific (al momento solo due per razza, spero vivamente che amplino questa sezione). Anche perdendo, dunque, si guadagnerà qualcosa rendendo meno frustrante una sconfitta. I replay son stati presi molto in considerazione dallo studio e, adesso, sarà possibile rivedere un replay e rigiocare da un qualsiasi punto della partita per visionare eventuali errori di strategia e prepararci al meglio per il futuro.
Sul piano tecnico ogni texture è stata rifinita, alcune icone semplificate ma soprattutto è stato aumentato il motore fisico che ora offre animazioni di morte più sofisticate e piacevoli da guardare. Sonoro sempre di grande livello anche se mi sarei aspettato qualche nuova musica per l'online.
Starcraft 2: Heart of the Swarm è un'espansione che merita tutti i 36 euro a cui è venduto sugli scaffali. Una campagna epica anche se più semplice e narrativamente meno memorabile della precedente, un comparto multigiocatore rinnovato con nuovi sistemi di matchmaking non classificati e unità nuove le quali hanno reso il bilanciamento tra razze ormai completo, rendono questo prodotto un acquisto obbligato agli amanti della serie e per tutta l'utenza PC. Vi lascio, per la prima volta, con il mio primo vlog sul gioco in questione, con pareri a caldo e qualche parere più personale. Buona visione!

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