venerdì 7 giugno 2013

Metro: Last Light


La chiusura di THQ ha lasciato sospeso per giorni il destino di questo titolo tanto atteso. 4A Games è però riuscita a concludere il lavoro e confezionandolo in modo perfetto. Ricordate l'atmosfera horror di Metro 2033, le profonde riflessioni sulla natura umana, il mistero dell'Apocalisse, la bellezza del nuovo mondo? Ebbene, sono tornati.
Gli eventi di Last Light sono collocati dopo il primo capitolo e prendendo in considerazione il finale "negativo", dove il giocatore ha deciso di distruggere tuti i Tetri. Nel D6 c'è tensione: movimenti dalla Linea Rossa preoccupanti mettono in allarme l'Ordine e una squadra di perlustrazione scopre che è rimasto un giovante Tetro sopravvissuto. Sotto consiglio di Khan, Artyom esce sulla superficie per catturare la creatura, ma le cose non andranno esattamente come previsto. Inizierà una corsa verso il tempo sempre più breve verso quella che forse potrebbe rivelarsi l'ultima guerra della razza umana.
La trama rimane ottimamente realizzata e ricca di eventi, colpi di scena e spunti di riflessioni propri del brand. Inoltre ogni personaggio con cui avremo a che fare sarà ben caratterizzato e con sfaccettature estremamente umane. 10 ore di intrattenimento profono, epico e inquietante.
Il gameplay ha subito alcune modifiche importanti che lo hanno rinfrescato senza renderlo un semplice 1.5 del primo episodio. Prima di tutto le fasi shooter che godono di una modalità stealth che, seppur basilare e non molto realistica, regala una varietà e una libertà nettamente maggiori. Le armi son personalizzabili con gingilli come mirini o silenziatori, e le armi ad aria compressa avranno un ruolo molto importante se si vuole mantenere un basso profilo. Anche gli scontri con i mutanti ora ci vedranno affrontare molti diversi tipi di mostruosità in modalità differenti: dall'utilizzo obbligato della luce per certi giganteschi "ragni" alla pulizia costante della maschera antigas dovuta al veleno di un "gambero" mutante. Tenendo poi conto della presenza di alcune boss fight poste lungo il percorso, l'esperienza sarà sempre divertente e mai noiosa, con sezioni in superficie più lunghe e frequenti rispetto al predecessore. Queste nuove migliorie sono però circondate da una difficoltà media più bassa: giocatelo fin da subito a Difficile per un'esperienza davvero survival. Presente ancora la valuta delle munizioni, con cui procurarsi medikit, proiettili di artigianato o filtri per la maschera.
Visivamente il 4A Engine regala una Metro splendida nella sua decadenza. Ogni piccolo particolare è realizzato con cura certosina e questo si nota sicuramente nelle fasi tranquille di esplorazione delle stazioni. Pure i dialoghi molto profondi e lunghi, gli eventi a volte di una squisita e rara bellezza (la scena del teatro) e l'ansia che si prova tornati sotto il cielo scuro, con il vento e gli ululati dei nuovi padroni del mondo. Anche la varietà degli scenari è notevolissima con le più improbabili delle location e dei resti dell'antica civiltà. Tutto è riprodotto con una fedeltà impressionante e fluidità dei movimenti quasi perfetta. Naturalmente tutto gestibile da computer di fascia alta.
Ma ciò che rende Metro Last Light diverso dalla massa di sparatutto in commercio è il piano psicologico ed emotivo che regala allo spettatore. Ogni sparatoria, evitata o non, comporta conseguenze attorno a noi, con ogni nemico/amico che reagisce in modo assolutamente realistico o spaventoso, nel caso dei mutanti. Diverse volte ci troveremo a compiere scelte morali importanti, dal salvare o meno alcuni personaggi o a intrometterci perfino in una battaglia tra mutanti di diverse specie. Splendida la sezione dopo la metà gioco in cui potremo avvalerci di un aiuto inaspettato (non svelo oltre) e non mancheranno le disturbanti visioni di anime morte e vendicative.
Last Light ha limato tutte quelle mancanze che 2033 aveva, confezionando un prodotto che regalerà più di uno spunto di riflessione ai giocatori. Con un impatto visivo perfetto e un feeling adrenalinico o strategico a seconda delle situazioni, le ore scorreranno regalandovi un impatto indimenticabile. Peccato solo per un bilanciamento a volte mal calibrato e l'intelligenza artificiale che, per favorire l'approccio stealth, spesso si rivela fin troppo prevedibile. Ma se non lo avete ancora fatto, correte a procurarvi questo titolo post apocalittico profondo e spaventoso. Vi lascio con il mio vlog e le considerazioni personali, buona visione:

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