mercoledì 22 agosto 2012

Metro 2033 Universe - Verso la Luce


Causa diversi motivi, le letture sono un pò scese durante questa estate. Ma non mi hanno impedito di dedicarmi ad un altro romanzo dedicato all'universo di Glukhovsky, e chi segue queste pagine avrà avuto modo di leggere le recensioni degli altri libri. Questo ha di particolare il suo autore, un semplice appassionato che ha avuto un enorme e inaspettato successo. E in effetti Verso la Luce è un buon libro, ma che fa vedere anche la provenienza non professionale del suo scrittore.
La storia vede come protagonista Gleb, un ragazzino orfano che abita in una delle tante stazioni della metropolitana. Le sue noiose giornate vengono però sconvolte dall'arrivo di uno stalker di nome Taran che, per inspiegabili ragioni, deciderà di farne il suo allievo. E tutto questo comporterà imparare a sopravvivere nel mondo in superficie e venire a conoscenza di misteri e storie che potrebbero rivelarsi la salvezza per l'intera città di San Pietroburgo. Insieme ad un manipolo di coraggiosi, sarà compito dei due strani compagni quello di svelare cosa si cela dietro una luce di un faro che spinge molti speranzosi verso una "terra promessa" tanto desiderata.
La trama è scorrevole e a tratti originale, ma non ci sono particolari colpi di scena che ve la faranno ricordare. Di certo, la caratteristicha su cui si è concentrato l'autore sono i personaggi di Gleb e Taran e sul loro rapporto sempre in evoluzione, anche in relazione agli altri personaggi che avranno a che fare con loro. Si tratta, come una costante nell'universo di Metro 2033, di un viaggio per capire sè stessi e giungere a comprendere se davvero l'umanità ha perso il dominio sul pianeta o che ancora ci siano speranze di una nuova conquista. Lo stile di scrittura rivela una media bravura nel descrivere situazioni e sentimenti dei personaggi, e solo in alcuni punti capiterà di non comprendere i passaggi per via di una certa confusione narrativa. Un buon libro ma non eccezionale come la nostra controparte italiana, probabilmente anche per una nota di sperimentazione in meno di questo scrittore non professionista.

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