I Telltale hanno la stoffa degli sceneggiatori. Nella prima incredibile stagione dedicata a The Walking Dead il piccolo studio è riuscito a creare una delle avventure grafiche più belle di sempre, facendo breccia nei nostri cuori grazie a personaggi come Lee e Clementine. Riuscire a mantenere lo stesso livello qualitativo deve essere stato davvero difficile; scopriamo se è effettivamente rimasto tale. Non saranno presenti spoiler di trama.
Clem, dopo gli eventi della prima stagione, ha dovuto affrontare il periodo più difficile. Costretta a crescere in un mondo dove vige la legge del più forte, la ragazzina si ritrova, suo malgrado, in un nuovo gruppo di persone dalle molte sfaccettature e dal passato burrascoso. Ma nemmeno il tempo di integrarsi che una visita inaspettata costringe tutti quanti a fuggire attraverso i boschi, dove l'immaturità e l'egoismo incidono pesantemente sul lavoro di squadra e porteranno sempre più tensione. Eppure, quando tutto sembra perduto, una nuova luce di speranza riscalda il cuore di Clementine e la porterà a prendere decisioni sempre più drastiche per la propria sopravvivenza e quella di una nuova vita affidata nelle sue mani.
Un discorso molto metaforico, lo ammetto, ma è un giusto riassunto di quella che è la storia della Season 2 di The Walking Dead. Con la mancanza di Lee il giocatore prende i panni di Clementine, personaggio la cui maturità colpisce direttamente al cuore e le cui azioni sono certamente più avventate del padre adottivo. Non c'è un attimo di respiro con sequenze di crudeltà indicibile e momenti di commozione che rimarranno nella vostra mente per diversi giorni. Da questo punto di vista la storia risulta perfino più emozionante della stagione precedente nonostante i personaggi non brillino della stessa luce dei precedenti, ma per via delle vicende che li rendono davvero interessanti e sulla crescita psicologica di Clem che colpisce dritto nello stomaco per il modo in cui viene trattata. 9-10 ore che divorerete letteralmente per vedere come finisce.
Trama/Longevita: voto 9.5.
Avendo avuto a che fare con diverse loro produzioni, l'evoluzione dei Telltale in merito al gameplay è sicuramente molto evidente. Nella prima stagione i momenti di interattività erano divisi tra i dialoghi e durante momenti di approfondimento dei personaggi e dalla risoluzione di semplici enigmi ambientali per continuare l'avventura. Questa stagione mostra una presa di posizione a mio parere discutibile del concetto stesso di "avventura grafica". I momenti in cui si gioca effettivamente sono pochissimi, con limitate possibilità di interagire al di fuori della linea scelta dagli sceneggiatori. Se da un punto di vista questo permette un ritmo certamente più incalzante, dall'altro lascia un pò di amaro in bocca proprio perchè la sua natura stessa di "videogioco" qui si va ormai perdendo, limitandosi a trasformarsi in un superficiale "film interattivo".
Si tratta sicuramente del grosso punto debole di The Walking Dead: l'estranazione sempre maggiore del suo medium di riferimento. Detta in questi termini potrebbe sembrare incomprensibile, ma se avrete modo di "giocare" questo titolo, proverete questa sensazione in diversi momenti. Perfino gli enigmi, non certo brillanti nella prima stagione ma comunque interessanti da scoprire, qui sono davvero banali. E pensare che Telltale sta continuando su questa strada con le sue altre produzioni non fa ben sperare in questo senso.
Anche sul piano tecnico non è che lo studio brilli particolarmente. Ritroviamo lo stesso motore grafico con il suo stile molto simile al fumetto, certamente più rifinito che in passato con linee di demarcazioni maggiori, ombre più curate e una tridimensionalità globale maggiore. Le animazioni iniziano a sentire il peso del tempo, ma dall'altra parte le espressioni facciali sono ancora in grado di esprimere pienamente il pathos del momento e di dare vita a questi personaggi.
La direzione artistica però rimane eccellente, con scorci ottimi e delle inquadrature che hanno un forte impatto visivo. Il sonoro dall'altra parte risulta sempre curatissimo con un doppiaggio degno delle migliori produzioni cinematografiche e una colonna sonora che riesce ad accompagnare perfettamente ogni momento vissuto dal giocatore. Nella mia personale opinione questo aspetto non va a influire troppo visto il coinvolgimento in grado di lasciare grazie a tutto il resto. Ma, se potete permettervelo, vista la leggerezza del comparto tecnico spingere il gioco a 2k o 4k saprà rifinire ulteriormente l'esperienza.
Comparto Video/Audio: voto 8.
The Walking Dead Season 2 è l'ennesima prova del talento di Telltale come sceneggiatori in grado di scrivere storie di un impatto unico nel loro genere. Un comparto narrativo incredibile saprà lasciarvi senza fiato e ritagliarsi un posto nel vostro cuore. Clementine è un personaggio in cui riusciamo sorprendentemente a identificarci perchè la sua crescita è anche la nostra, e i ben tre finali presenti saranno tutti un perfetto epilogo del suo percorso iniziato nella prima stagione. E' solo un vero peccato che l'interattività quasi assente lo abbia trasformato in quello che non è, finendo per instaurare diversi dubbi nel giocatore non più sicuro di quale medium abbia davanti. Questo elemento imprenscindibile lo pone un gradino sotto alla stagione precedente. Nonostante questo però è un titolo che andrebbe giocato da tutti, perchè ennesima prova che i videogiochi sono arte pura in grado di emozionare e lanciare messaggi profondi con cui crescere.
VOTO GLOBALE: 8.9
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