mercoledì 29 ottobre 2014

XCOM: Enemy Unown


Gli amanti dei gestionali conosceranno fin troppo bene Firaxis Games, il gruppo di sviluppatori dietro la celebre serie Civilization - il cui prossimo capitolo è ormai alle porte - ha preso le redini di un prodotto ormai rimasto nella memoria collettiva, UFO: Enemy Unown. Il suo remake, XCOM, ha incredibilmente portato nel 2012 un cambiamento non indifferente grazie soprattutto alla sua incredibile profondità contenutistica.
La storia ci vede coinvolti in un'invasione aliena che rischia di far precipitare nel caos la razza umana. Sarà l'agenzia segreta XCOM a stabilire una resistenza solida oltre a effettuare ricerche sulle misteriose creature in modo da trovare il loro punto debole. Non aspettatevi un comparto narrativo che spinga a continuare a giocare perchè saranno le strategie e le tattiche a tenervi incollati allo schermo.
Sul fronte del gameplay infatti Firaxis ha saputo utilizzare ottimamente le proprie competenze nel genere gestionale adattandolo a un prodotto entrato nella memoria dei giocatori. Avremo la totale libertà sulla gestione della base XCOM: dal reclutamento alla ricerca scentifica, dall'officina all'hangar, dalla prigione all'ampliamento della struttura stessa. Ogni azione può essere effettuata con un costo di risorse che possono essere dollari o risorse trovate sul campo di battaglia (cadaveri alieni, tecnologie misteriose). La sala strategica è uno strumento necessario per tenere sotto costante osservazione lo stato della razza umana a fronte di questi pericolosi invasori e a fine mese il Consiglio premierà ogni vittoria con un bonus in grado di spingere sempre al massimo la nostra evoluzione. 
Quando dovremo passare alle maniere forti, anche in questo frangente XCOM: Enemy Unown mostra una spina dorsale non indifferente. I combattimenti saranno sviluppati in turni in cui i nostri soldati si muoveranno per caselle e ogni tipo di azione consumerà un punto azione. L'utilizzo di coperture, la distanza dal bersaglio, la tipologia di arma, sono tutti elementi che vi faranno mettere a segno o meno un colpo decisivo contro il nemico. Questo provoca una oculata scelta delle strategie per fermare gli alieni, che risultano sempre molto vari e con caratteristiche differenti da non sottovalutare, pena la sconfitta totale. Perchè la difficoltà è davvero marcata, e la morte permanente dei nostri militari renderà quasi angosciante il fallimento di una partita. Provate solo a immaginare un soldato al massimo grado e completamente potenziato: se verrà ucciso in combattimento, non avrete più modo di recuperarlo. In questo modo proverete un attaccamento spropositato che non è facile trovare oggigiorno, dove i nostri avatar sono pedine sacrificabili e tendiamo a non darci importanza.
Possiamo affermare che XCOM risulta uno dei titoli più ricchi di contenuti degli ultimi anni, in grado di entrare anche nel cuore di quei giocatori (come me) non totalmente appassionati al genere.
Ma passiamo ai lati negativi che, purtroppo, graffiano quello che poteva sembrare un ottimo diamante videoludico. In primo luogo il motore grafico, l'Unreal, viene sfruttato decisamente male regalandoci un art direction soddisfacente ma un dettaglio generale molto mediocre; per non parlare della concatenazione poligonale che fin troppo spesso si fa notare in fastidiosi bug. Nulla che rovini l'esperienza di gioco, ma che poteva dare quel tocco in più considerata la tanta passione e l'abilità con cui è stato confezionato il prodotto. Anche il sonoro non colpisce con un doppiaggio italiano nella media.
XCOM: Enemy Unown è in grado di regalare diverse decine di ore di gameplay divertente, tattico e soddisfacente. Seppur non colpisca sul piano narrativo e tecnico, l'opera di Firaxis si pone come un perfetto tributo al titolo originale degli anni 90 e saprà tirare fuori il comandante tattico che è in voi! Non può mancare nella vostra libreria.

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